Il 'no' ai 12 mln dalla Lazio è stato un colpo da maestro: l'Atalanta si gode super-Carnesecchi
Se l'Atalanta ieri sera è uscita dal Franchi con un solo gol incassato e la possibilità di giocarsi il ritorno in casa con poco margine da recuperare, lo deve soprattutto a Marco Carnesecchi. Ma anche alla sua lungimiranza sul mercato. Già, perché il portiere classe 2000, decisivo nello 0-1 contro la Fiorentina grazie a una serie di parate anche importanti, ad oggi sarebbe potuto non essere parte della rosa di Gian Piero Gasperini se la Dea non avesse resistito alle offerte ricevute nelle ultime sessioni di mercato.
Un'offerta da 12 milioni rifiutata
Su tutte ce n'era una, che nel 2022 avrebbe potuto far vacillare il club orobico, considerando che in organico c'è un altro estremo difensore di livello come Juan Musso per il quale solo l'estate precedente erano stati spesi oltre 20 milioni di euro. Per Carnesecchi c'era sul tavolo una proposta da 12 milioni da parte della Lazio, ma l'Atalanta nonostante fosse coperta nel ruolo tenne duro e riuscì a rifiutarlo. Una scelta che si è rivelata un colpo da maestro.
E ora vale più del doppio
Carnesecchi sta disputando un'ottima stagione e la prova nell'andata delle semifinali di Coppa Italia contro la Fiorentina è soltanto l'ultima di una lunga serie di prestazioni in cui ha dimostrato di essere un portiere di livello. Oggi l'ex Cremonese vale almeno il doppio rispetto a quell'offerta della Lazio, ha un valore d mercato che oscilla tra i 25 e i 30 milioni. Se l'Atalanta volesse cederlo tra qualche mese, dunque, incasserebbe molto di più rispetto a quanto rifiutato nel 2022. Ma la sensazione è che quella mossa è servita soprattutto a salvaguardato il futuro tra i pali nerazzurri.