Il Governo fa un passo verso il calcio, nel mirino il Decreto Dignità e la norma sul 'betting'
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Qualcosa si muove. Il Governo è pronto a discutere una serie di interventi mirati ad aiutare il mondo del calcio, come richiesto in più occasioni dal presidente della FIGC Gabriele Gravina. Due in particolare sono quelli che promettono un ritorno importante per i club, falcidiati da cronici problemi di liquidità. Il riferimento è alla possibile revisione del Decreto Dignità, risalente al 2018, quando venne promosso dall'allora Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e che impone il divieto di pubblicità relativa a giochi e scommesse riguardanti manifestazioni sportive.
Verso il cambiamento e il ritorno al passato.
Sette anni dopo i numeri indicano un effetto opposto a quello desiderato, che ha portato anche alla proliferazione del mercato delle scommesse ideali. Come è noto il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, sta lavorando proprio su questo punto in particolare, e nella giornata di ieri, ripreso dai microfoni dell'ANSA aveva spiegato: “È qualcosa a cui stiamo lavorando, ma per portarla avanti cerchiamo pieno consenso”. Un eventuale cambiamento potrebbe portare un boccata d'ossigeno al calcio professionistico che con il Decreto Dignità si calcola che avrebbe perso ben 100 milioni di sponsorizzazione a stagione.
Ancora alcuni giorni e capiremo la strada verso la quale il mondo del calcio potrà andare, con benefici che sarebbero sotto gli occhi di tutti, sia nel mondo delle società che, di riflesso, anche in tutte le altre componenti.
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