Il "consiglio" che può far cambiare idea a Spalletti: Acerbi-Haaland, sfida a senso unico

“Lei sa di che anno è Acerbi?” e poi “Ho capito, secondo me Bastoni, Calafiori e Buongiorno hanno qualità importanti uguali. Poi che Acerbi sia un giocatore fantastico sono d’accordo, però io credo in questi calciatori e vado avanti. Poi si possono valutare discorsi diversi, ma io devo dare chance e rendermi conto”. Infine: “Ci può stare che potevo portare uno più adatto per la doppia gara, è la verità e cercherò di stare attento anche a questo. Grazie del consiglio”.
Luciano Spalletti inizialmente risponde con un pizzico di fastidio. Poi il flusso di coscienza lo porta a ragionare, quasi ad aprire una porta che sembrava chiusa. Il 6 giugno, in una sfida di fatto subito decisiva per il girone di qualificazione ai prossimi mondiali - le altre del gruppo sono Estonia, Israele e Moldavia - l’Italia sarà di scena in Norvegia. Lo spauracchio numero uno, in una nazionale che comunque vanta giocatori come Ødegaard, o Sørloth, è indubbiamente Erling Braut Haaland. Il terminator del City - 119 gol in 136 partite a Manchester - che ha già sbattuto su Francesco Acerbi. Il centrale dell’Inter, che non gioca in nazionale da novembre 2023, farebbe comodo agli azzurri.
Non c’è due senza tre? In verità, lo dirà solo il tempo e la risposta è affidata ai prossimi incroci tra il giovane centravanti norvegese e l’esperto difensore italiano (18 anni di differenza). I precedenti, però, hanno raccontato una storia - quasi - a senso unico. Haaland e Acerbi si sono incontrati tre volte finora. Nella prima occasione, un 3-1 della Lazio al Borussia Dortmund, Erling riuscì in verità a gonfiare la rete, ma senza aiutare la sua squadra a vincere e soprattutto al termine di una gara estremamente complicata (qui le pagelle TMW del confronto). Più recenti le sfide fra Inter e Manchester City: la finale di Champions 2022/2023 fu appannaggio della formazione di Guardiola, ma non certo grazie ad Haaland, che fu letteralmente annullato da Acerbi (qui le pagelle TMW della gara). Stessa storia nella gara disputata nella fase a gironi di questa edizione della Champions: 0-0 all’Etihad, Acerbi titanico su Haaland (qui le pagelle TMW).
Il progetto giovani? Sì, ma ai mondiali ci dobbiamo andare. Il tema, in fin dei conti, Spalletti lo ha chiarito fin da subito, da quella risposta interlocutoria e un po’ stizzita. Non è certo una questione di valore assoluto: Acerbi, per esempio, è stato parte del gruppo che aveva centrato la qualificazione agli ultimi europei. E, se non si fosse infortunato avrebbe partecipato alla spedizione. Anzi: forse proprio il suo ko rappresentò la prima crepa nelle dinamiche difensive dell’Italia, poi franate a Euro 2024. I dubbi - fino a ieri, forse, le certezze - del ct affondano nella carta d’identità: Acerbi, data di nascita 10 febbraio 1988, avrà 38 anni quando si giocheranno i prossimi mondiali. Il suo futuro all’Inter, per le stesse ragioni, è ancora da decifrare. Spalletti, comprensibilmente, vuole costruire il nucleo di quella che dovrebbe essere l’Italia nell’estate del 2026 e per questo punta su giocatori più giovani. C’è un dettaglio: ai mondiali ci dobbiamo qualificare, e le ultime due edizioni certificano che non è un traguardo da considerare scontato. E la serata di ieri, con il pur ottimo Buongiorno demolito dal “normalissimo” Kleindienst, fa riflettere su cosa accadrà quando di fronte ci sarà Haaland: il consiglio, al di là degli apprezzamenti, potrebbe effettivamente spingere Spalletti a riconsiderare alcune scelte, su tutte quella legata ad Acerbi.
