La sottile linea viola: Inter e Roma, (s)fiducia a tempo per Montella
Con quella di Torino, fanno quattro sconfitte consecutive in Serie A per la Fiorentina. Una situazione complicata, che finisce inevitabilmente con il riportare alla mente le clamorose difficoltà patite dai viola nella seconda metà della scorsa stagione, e per gettare benzina sul fuoco intorno alla panchina di Vincenzo Montella. La spaccatura tra guida tecnica e ambiente, in primis soprattutto una nutrita fetta di tifoseria, si è fatta profonda, e la linea che li unisce si rivela così sottile da indurre la fin qui irremovibile dirigenza - ma estendiamo pure alla proprietà - gigliata a valutare le mosse nel futuro, quello più prossimo. E se nel post-partita Montella si è detto ancora intenzionato a risalire la corrente, le parole del ds Daniele Pradè hanno lasciato più di qualche pensiero. Perché sì, il dirigente ha rinnovato la fiducia nel tecnico, ma ha messo sopra di essa una specie di data di scadenza. "Sarà alla guida in panchina con Inter e Roma", ha infatti detto Pradè aggiungendo però poi anche una nota non troppo confortante per il tecnico: "Sono due partite che si preparano da sole, vediamo se avremo una reazione".
Il lettore potrà pensare che Inter e Roma, però, non siano proprio i più semplici degli esami. E che la possibilità che una Fiorentina così affaticata esca ancora sconfitta non appaiano poi troppo remote. Il lettore più attento e malizioso, allora, obietterà che forse prima di esonerare Montella, generando ulteriori scossoni alla vigilia di due impegni così probanti e rischiare persino di bruciare in partenza un possibile successore, o traghettatore, forse potrebbe essere meglio mettere in atto lo storico consiglio di Montanelli, seppur su ben altri campi, di turarsi il naso e perseguire un comportamento che la logica, o l'istinto, direbbero di evitare. D'altronde, a precisa domanda, Rocco Commisso ha sentenziato: "Fiducia massima è una parola grossa". A voi suona come una conferma?