I 100 giovani d'Italia - Dal 30° al 26°, da Armini a Bettella
26) Davide Bettella (2000, difensore, Pescara)
Le etichette non sono facili da gestire. Figuriamoci se il tuo cartellino viene valutato 7 milioni di euro, hai una vaga somiglianza con Caldara e ti trasferisci all'Atalanta. Cresciuto nel settore giovanile dell'Inter, nel 2018 si trasferisce alla Dea nell'operazione che porta Bastoni a fare il percorso opposto. Difensore centrale, dal fisico statuario e la buona capacità di leggere il gioco, dall'Atalanta si trasferisce a gennaio 2019 in prestito al Pescara in Serie B: prima stagione in sordina fino alle tre gare da titolare giocate a fine campionato, in quest'annata è invece una prima scelta nella difesa di Zauri. E si toglie anche lo sfizio del gol.
27) Andrea Colpani (1999, centrocampista, Trapani)
Anche lui è di proprietà dell'Atalanta. In questo caso da più tempo: da ragazzino, infatti, è stato "scippato" dalla Dea ai rivali del Brescia, per andare a ritagliarsi uno spazio importante, col passare degli anni, nella Primavera orobica. In estate è passato in prestito al Trapani, ove ha trovato continuità di rendimento e di impiego. Centrocampista centrale, in grado di giocare sia da mezzala che come regista, ha nel sinistro il piede forte e nelle giovanili ha dimostrato una grande attitudine al gol, anche su calcio di punizione.
28) Alessandro Tripaldelli (1999, terzino, Sassuolo)
Ha già fatto il giro del mondo. Cresciuto nelle giovanili della Juve, nel 2018 passa ai neroverdi. L'anno scorso è andato in prestito prima al PEC Zwolle e poi al Crotone, senza trovare grandissimo spazio. Si è rifatto con grandi prestazioni al Mondiale Under 20, concluso dall'Italia al quarto posto. De Zerbi lo ha tenuto al Mapei e gli ha dato fiducia soprattutto a inizio stagione, poi frenata da qualche problema fisico negli ultimi mesi. Terzino sinistro mancino di piede, dal buon fisico e l'ottima corsa, ha nel cross e nella fase offensiva le sue qualità migliori.
29) Christian Capone (1999, esterno, Perugia)
Torniamo in orbita Atalanta, per un ragazzo che ha fatto vedere soltanto una piccola parte del suo talento. E che sarebbe potuto diventare cintura nera: da piccolo la Dea lo ha infatti portato al calcio, ma la sua passione iniziale erano le arti marziali. Dopo due stagioni al Pescara (molto positiva la prima, meno la seconda anche per alcuni problemi fisici), quest'estate è rimasto in Serie B, trasferendosi sempre in prestito al Perugia, dove tra alti e bassi ha collezionato due reti. Destro, alto 183 centimetri, rapido, ha un'ottima tecnica e può giocare praticamente su tutti i fronti dell'attacco, anche se preferisce partire esterno.
30) Nicolò Armini (2001, difensore, Lazio)
A soli 19 anni fa già tremare i biancocelesti, perché le sirene di mercato non mancano. Inserito dalla UEFA nella top 11 dell'Europeo Under 17, è cresciuto nelle giovanili della Lazio sin dagli Esordienti. Difensore centrale dal buon fisico e la grande cattiveria agonistica, ha l'attitudine a guidare la difesa, anche a livello di impostazione. Può giocare anche in una retroguardia a tre e nelle giovanili laziali è stato impiegato pure da terzino.