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Dalla C e il lavoro in ufficio alla Nazionale, Nischler: "Il mio sogno di bambina si realizza"

Dalla C e il lavoro in ufficio alla Nazionale, Nischler: "Il mio sogno di bambina si realizza"
venerdì 22 novembre 2024, 23:19Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Lo scorso anno giocava in Serie C con la maglia del Meran dividendosi fra campo e lavoro in ufficio, ora è una delle rivelazioni della Serie A Femminile e da lunedì salirà a Coverciano per il ritiro della Nazionale in vista della sfida amichevole contro la Germania. Un vero e proprio sogno che si realizza per Nadine Nischler, centrocampista classe 2000 del Como Women con cui ha messo a segno già sei reti al suo primo anno fra le professioniste: “Sono molto contenta di questo inizio di stagione, non potevo minimamente immaginarlo così positivo. Per me è come vivere una favola. - spiega la calciatrice ai microfoni di Numero Diez - Sentire il mio nome accostato a quello di Alexia (la due volte Pallone d’Oro Putellas) è meraviglioso, si tratta di una calciatrice di grande impatto a livello europeo, non potevo davvero immaginarlo ed è fantastico”.

Spazio poi al suo arrivo nell’ambizioso Como in estate: “Quando è arrivata la telefonata ero in ufficio al lavoro, in quel momento ho pensato che si poteva fare, ma poi la mia testa è esplosa perché era una chiamata che aspettavo da tempo. Arrivata a Como la prima persona che ho incontrato è stato Miro Keci, abbiamo parlato della mia stagione al Meran e mi ha proposto un provino per constatare se potesse trattarsi della scelta giusta e per vedere se fossi pronta al salto di due categorie. - prosegue ancora Nischler – La differenza è importante, in Serie C non la vivevo come un lavoro a differenza dell’ufficio, in quella categoria non si vive di calcio e dunque non rappresenta l’assoluta priorità, ma più una valvola di sfogo, un modo per liberarmi dal peso delle giornate trascorse a lavorare. Staccavo da ogni problema ed era una sensazione bellissima”.

Nischler poi si sofferma sulla chiamata del ct Andrea Soncin per quest’ultima amichevole del 2024, una chiamata da sfruttare in vista di un anno in cui le azzurre saranno impegnate in Nations League e all’Europeo: “Leggere il mio nome tra le convocate della nazionale italiana è indescrivibile! Ho subito avvisato la mia famiglia. L’emozione è forte perché si tratta di un sogno che avevo sin da quando ero bambina. Quel sogno è diventato realtà, il che rende questo 2024 ancora più speciale per me”.

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