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Heurtaux: "Si stava meglio senza VAR. Noi siamo l'Udinese, gli arbitri non ci aiutano"

Heurtaux: "Si stava meglio senza VAR. Noi siamo l'Udinese, gli arbitri non ci aiutano"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
ieri alle 00:15Serie A
di Alessio Del Lungo

Thomas Heurtaux, ex difensore dell'Udinese, è intervenuto ai microfoni di TV12 durante Udinese Tonight per parlare del delicato momento che sta vivendo la squadra di Kosta Runjaic: "Rimango abbastanza positivo, contro il Milan i primi due gol nascono da episodi: nel primo Lucca si è fermato e nel secondo prima del calcio d’angolo forse c’era un fallo. Nel secondo tempo il Diavolo ha fatto male in campo aperto. I rossoneri, seppur non stiano facendo una buona stagione, rimangono una squadra fortissima. Nel secondo tempo ho visto una bella Udinese, che sta facendo un campionato di valore. È importante continuare per dare ancora più valore a quello che hanno fatto".

Sul secondo gol del Milan cosa è stato sbagliato?
"I difensori potevano fare meglio, se non protesti gli arbitri non ti fischiano fallo. Noi siamo l’Udinese, in senso buono e in senso cattivo, gli arbitri non ci aiutano: quando sei l’Udinese certe cose non ti vengono fischiate. Ci sono episodi contro squadre più grandi nei quali non veniamo tutelati, dovremo essere più sporchi. Sul possibile rigore di Lucca la palla la prende prima Gabbia e penso che questa sia stata l’interpretazione. Si stava meglio senza VAR, o viene utilizzato bene o è meglio non utilizzarlo".

Quanto è importante avere un portiere che ti dà sicurezza?
"Aiuta tantissimo. Adesso un portiere deve saper fare tante cose, Okoye è un portiere di personalità e di spessore".

Lei è rimasto legato all'ambiente Udinese.
"Sono molto grato alla famiglia Pozzo e all’Udinese, è stato un bel percorso. Mi sono formato come uomo, ho conosciuto mia moglie a Udine ed è sempre bello tornare: la vita passa e ho sempre piacere a tornare qua. La mia carriera poteva andare meglio, ma poteva anche non esistere, ho conosciuto tanti amici nello spogliatoio, sono stato fortunato di aver vissuto in Italia, che adesso è il mio Paese, al quale sono molto legato. All’Udinese è stato tutto più bello, dove tutto veniva amplificato in maniera positiva. L’unico rimpianto è che ci sono stati tanti movimenti, tanti allenatori, che non hanno portato a grandi risultati. Quando sono arrivato all’Udinese era una squadra in costruzione, di passaggio: io giocavo in Ligue 1 e l’Udinese è venuta a cercarmi. Dalla Francia all’Italia è stato un passaggio complicato, in Italia è difficile, c’è più tattica e c’è più pressione: qua è proprio un lavoro, i primi anni sono stati duri. Per ora allenare non è la mia priorità, oggi ho la fortuna di avere tanto tempo libero, posso passare tanto tempo con mio figlio. Ho sempre preferito la difesa a quattro, ma l’Udinese ha fatto la storia a tre, come con Guidolin".

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