Hellas Verona-Napoli 3-0, le pagelle: Mosquera da sogno. Gli azzurri sono un disastro
Risultato finale: Hellas Verona-Napoli 3-0
HELLAS VERONA
Montipò 6,5 - Nella prima frazione di gioco non è costretto agli straordinari, anche perché la difesa lo protegge abbastanza bene e sul finire di primo tempo trova l’ottima assistenza di Tchatchoua su Kvaratskhelia. Quando i partenopei bussano alla sua porta, lui c’è. E se non ci arriva, come al 60’, lo salva la traversa.
Tchatchoua 7 - Moto perpetuo sulla fascia, un autentico treno. Provvidenziale in chiusura della prima frazione di gioco, evitando lo 0-1 con una diagonale da far vedere nelle scuole calcio. Macina chilometri sulla fascia destra, facendosi valere in entrambe le fasi di gioco e mandando in tilt Spinazzola.
Dawidowicz 7 - Non sempre pulitissimo, a volte ruvido e macchinoso, ma efficace. Sovrasta Simeone, che tocca pochissimi palloni.
Coppola 7 - Sbarra in più occasioni la strada agli attaccanti avversari, mettendoci fisico e testa. Evitabile il giallo rimediato nei primi minuti, ma la sua gara non ne risente.
Frese 6 - Parte anche abbastanza bene, poi due svarioni clamorosi che rischiano di costar caro nel finale di primo tempo: perde la bussola, ma per fortuna sua e del Verona la ritrova a inizio ripresa. Sufficienza, perché nessuno di questo Verona merita sotto il 6. (Dal 59’ Magnani 6,5 - Entra con forza e decisione, non sbaglia nulla).
Serdar 6 - Approccio positivo alla gara, poi è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare (Dal 20’ Belahyane 6 - Si adegua subito ai ritmi della gara in coppia con Duda).
Duda 7,5 - È il padrone assoluto del centrocampo del Verona, smista una quantità incredibile di palloni e lo fa anche con buona qualità. Ha leadership e personalità da vendere, quando può indossa anche i panni di rifinitore. Dà il via all’azione dell’1-0, firma l’assist per il 2-0. Gigante.
Livramento 7 - Molto mobile e attivo, svaria da una parte all’altra del campo e quando può prova a fare la differenza. Zanetti lo catechizza quando può, dà l’impressione di essere un pericolo costante e infatti con il suo inserimento stordisce la difesa azzurra per l’1-0 (Dal 59’ Harroui 6,5 - Entra e mette lo zampino nell’azione del tris).
Kastanos 6,5 - Prezioso non solo quando c’è da mettere qualità nell’ultimo passaggio, ma anche nel lavoro di raccordo tra mediana e attacco. Grande lavoro di sacrificio e apre il secondo tempo con una conclusione a giro che esce fuori di un soffio. Lavoro incredibile in occasione del primo gol (Dal 59’ Suslov 6 - Non particolarmente brillante, forse anche a causa di qualche sirena di mercato, ma fa il suo).
Lazovic 7 - Nel primo tempo è meno pimpante negli ultimi trenta metri, tiene bene la posizione nella propria metà campo svolgendo il compitino. Poi nella ripresa si scatena, lavora a tutta fascia e serve due assist.
Tengstedt 6 - Non riesce ad allungare la squadra, a tenere il pallone e far salire il baricentro. Eppure di lavoro sporco ne fa tanto, prezioso. E il gol arriverà… (Dal 59’ Mosquera 7,5 - In poco più di mezz’ora gonfia due volte la rete. Cecchino straordinario).
Paolo Zanetti 8 - Squadra solida, che concede poco a una offensiva come quella di Conte. Un’idea chiara e intrigante, nonostante la rosa non sia ancora completa. Azzecca tutti i cambi e le scelte iniziali (Livramento al posto di Suslov, Mosquera entra e fa doppietta): chapeau!
NAPOLI
Meret 6 - Esente da colpe sulla rete subita, per il resto non ha un gran lavoro da fare e viene sollecitato solo su qualche pallone alto sui cross dell'Hellas.
Di Lorenzo 5,5 - Il caso dell'estate l'ha responsabilizzato ancor di più, si vede, in campo sputa sangue e macina chilometri più di ogni altro calciatore, arrivando anche a riempire l'area di rigore. Ma sarà ricordato in questo Verona-Napoli solo per il passaggio sbagliato che dà il la all'1-0 del Verona.
Rrahmani 5 - Le dinamiche della nuova linea non gli sono ancora chiare. Troppo frettoloso nella scalata su Lazovic sull'1-0, impreciso anche sul 2-0 e un po' macchinoso nel possesso.
Juan Jesus 4,5 - Ci mette troppo a capire il movimento difensivo da fare nell'azione dell'1-0 del Verona e si fa bruciare così da Livramento. Uno sbaglio che costa caro al Napoli. Imperfetto anche sul 2-0: capiamo la confusione della giocata del Verona, ma è lui che tiene in gioco Mosquera senza marcarlo. Dall'80' Cheddira s.v.
Mazzocchi 5 - Specie nel primo tempo, quand'è dal suo lato, Conte lo tartassa perché non è soddisfatto dei suoi movimenti. Qualche errore tecnico pure negli ultimi metri e non sempre è puntuale nei ripiegamenti difensivi.
Lobotka 5 - Se anche il metronomo s'inceppa come può girare bene la squadra? Troppi passaggi sbagliati, poco ritmo nel palleggio e filtro inesistente.
Anguissa 5,5 - Ancora in versione 2023/24 e non in versione Scudetto. Il più pericoloso dei suoi, perché in zona rossa ci arriva, ma gli manca la qualità per trasformare i tanti tiri collezionati in gol.
Spinazzola 5 - Mai nel vivo dell'azione, mai un uno contro uno vincente, mai un cross convincente. E spesso finisce per pestarsi i piedi col trequartista. Male. Dal 53' Olivera 4,5 - Impatto shock. Perde il contrasto con Duda sul 2-0, quando la palla sembrava ormai sua. E si fa sverniciare sulla fascia in occasione del 3-0. Disastro.
Politano 5 - La mira è storta, sarà che anche la condizione è quel che è. Perde troppi palloni e favorisce le ripartenze avversarie. In zona gol non combina praticamente nulla.
Kvaratskhelia 5,5 - Ormai tutti conoscono le sue doti, così si ritrova senza ingabbiato, con un trattamento speciale dai difensori avversari. Viene a giocare nel mezzo spazio centrale, senza però trovare mai la zolla giusta per affondare il colpo. Prima dell'intervallo esce per un giramento di testa. Dal 45'+6' Raspadori 5 - Pochi palloni toccati e niente di buono per i compagni né di insidioso per la difesa avversaria.
Simeone 5,5 - E' chiamato a fare un lavoro diverso rispetto al passato, più da sponda centrale per favorire gli inserimenti degli avversari. Non ci si è ancora calato bene. Dal 79' Ngonge s.v.
Antonio Conte 5 - La debacle è di quelle pesanti, la ripresa è a dir poco disastrosa. La sua mano si vede ancora troppo poco, anche a causa di tutto il discorso da lui stesso affrontato ieri in conferenza stampa: senza gli interpreti giusti è difficile fare il calcio che vuole lui. Forse un po' tardivi i cambi, ma le colpe di questo disastro sono da dividere con la società.