Gligoric (Mozzart) presenta la Stella Rossa: "Milojević un Allegri serbo. Maksimovic stellina"
"Il punto di forza principale è l'allenatore, Vladan Milojević". Aleksandar Gligoric, collega del media serbo Mozzart Sport, descrive così la Stella Rossa, questa sera avversario dell'Inter in Champions League: "Per me è il miglior tecnico della Stella Rossa negli ultimi 20-30 anni: quando è arrivato nel 2017, la squadra aveva grandi problemi e lui l'ha riportato in Europa. La prima partecipazione all'Europa League, con lui in panchina, ha fatto ripartire il club, poi l'ha riportato in Champions League. Credo sia il primo allenatore nella storia del calcio europeo in grado di superare dodici turni di qualificazione. Non credo abbia avuto grandissime squadre a disposizione, ma riesce a tirare fuori il 110 per cento dai suoi giocatori".
I pronostici dicono chiaramente Inter: immagini la Stella Rossa tutta indietro?
"Sì, Milojević è un allenatore prettamente difensivo, la sua forza è questa. Penso alla prima partita in Champions a Salisburgo: una gara giocata tutta in difesa. Per fare una battuta, potrei paragonarlo ad Allegri".
Quindi ci dobbiamo aspettare difesa e contropiede?
"Sì, penso di sì. Il problema per la Stella Rossa è che deve giocare due tipi diversi di calcio. In Serbia, è nettamente più forte di qualsiasi avversaria e deve controllare in gioco. In Europa, è quasi sempre inferiore e deve giocare in maniera difensiva".
Però vincere tanto in campionato può dare fiducia.
"Sì, però i giocatori sanno benissimo di essere i più forti in Serbia, che vinceranno il campionato. Sono troppo più forti, per esempio il Partizan negli ultimi anni non è stato davvero un rivale per la Stella Rossa. È troppo facile".
Due ex Serie A: Krunic e Radonjic. Uno titolare fisso, l'altro decisamente no.
"Beh, Radonjic non è in buona forma. Piace ai tifosi, perché è un giocatore molto veloce, che è una cosa rara nel calcio serbo. Però è davvero in cattiva forma al momento. Krunic penso sia stato il miglior acquisto dell'estate: è arrivato come rimpiazzo di In-beom Hwang, che era il miglior giocatore della squadra ed è andato al Feyenoord, adesso è un titolare indiscusso. Anche se penso possa fare meglio e che abbia solo bisogno di tempo, essendo arrivato a fine mercato: ha giocato bene, non benissimo".
Il giocatore da temere per l'Inter?
"Il miglior giocatore non giocherà, è Mirko Ivanić ed è infortunato. Lo paragonerei a Barella. Si potrebbe pensare a Ndiaye, che ha segnato una tripletta al Partizan, ma non è un giocatore molto tecnico. È bravo a livello aereo, credo sia adatto al tipo di partita che la Stella Rossa cercherà di fare questa sera. Se giocherà, attenzione a Andrija Maksimovic, trequartista classe 2007. Contro il Partizan ha giocato per rispettare le regole sugli under e ha fatto benissimo, sono curioso di vedere se avrà una possibilità. È un tipo di giocatore che la Stella Rossa aspettava da anni: ha talento, tecnica, dribbling, velocità, visione di gioco".
Trasferta vietata ai tifosi serbi: che impatto avrà?
"Non penso cambierà molto, non credo inciderà più di tanto sui giocatori in campo. I tifosi 'normali' sono arrabbiati con questa decisione, gli ultras non credo c'entrino niente con il calcio".
Un giocatore da togliere all'Inter?
"Lautaro, nessun dubbio. Avrei potuto dire Calhanoglu o Barella, anche se quest'ultimo so che non sarà a disposizione. Lautaro magari non è partito benissimo, ma penso sia il miglior attaccante della Serie A".