Fiorentina via al mercato! Primi colpi e sogni "quasi impossibili"
Bagno di folla e non solo nel primo allenamento dell’anno della Fiorentina davanti a oltre 5.000 tifosi giunti al Franchi. Un capodanno tra saluti (quelli di Quarta) e tanta curiosità per il primo arrivo del mercato invernale, quel Nicolas Valentini il cui soprannome “El Coco” ha già molto per intrigare la sua nuova tifoseria. Non sarà esattamente un “uomo nero” il centrale difensivo prelevato dal Boca Juniors (col quale non ha rinnovato il contratto) eppure se dovesse confermare l’abilità nel metter nel sacco gli attaccanti avversari per Palladino le disponibilità in difesa dovrebbero come minimo aumentare.
Quarta, Biraghi e non solo - Del resto con il Chino ai saluti, ieri commosso, e con Biraghi per il quale il Napoli resta di piena attualità Pradè e Goretti devono valutare più di un profilo anche sulle corsie esterne, visto che per Parisi il Como continua a far sul serio e che pure per Kayode cominciano a spirare venti di cessione. Il terzino destro, ieri schierato esterno alto davanti a Gosens prima di lavorare a parte visto che a destra è stato piazzato Moreno, piace agli inglesi del Brentford, ma pure al Parma, piazza nella quale il nome di Coulibaly è seguito da vicino alla luce della preferenza di Spinazzola verso il Torino.
Mire sudamericane - Di certo in casa viola il colpo grosso potrebbe riguardare la corsia esterna, tanto che l’interesse per il brasiliano Luiz Henrique si sarebbe tramutato in un primo approccio con il Botafogo.
La valutazione intorno ai 30 milioni di euro potrebbe anche spaventare, se non fosse per il bisogno dei viola di aggiungere qualità in un reparto offensivo dove Ikonè, ma pure Kouamè, non sono così certi di restare. Scenari e prospettive da seguire da vicino adesso che il mercato invernale è ufficialmente aperto, anche perché il quinto posto in classifica con il quale i viola aprono il nuovo anno merita eccome rinforzi pronti, e di qualità, da consegnare a Palladino per la rincorsa in campionato a qualcosa di importante e, perché no, anche per continuare a cullare il sogno di portare (finalmente) a casa un trofeo europeo come sarebbe la Conference League.