Finalmente un mese da Kvaratskhelia: 3 gol e 4 assist per tirare fuori il Napoli dalle sabbie mobili

Il Napoli si affida a Khvicha Kvaratskhelia, sempre più leader della squadra di Rudi Garcia. In particolare senza Osimhen sono sue le giocate che possono fare la differenza. Quando si spegne la luce del georgiano anche gli azzurri fanno fatica, non riuscendo a trovare il bandolo della matassa, cadendo in sconfitte probabilmente inaspettate. Dal 24 settembre al 24 ottobre Kvaratskhelia ha preso parte a sei partite: ogni volta che non ha generato un gol, cioè contro Real Madrid e Fiorentina, il Napoli ha perso la partita. Poi però c'è la rete e i due assist con l'Udinese, vinta per 4-1. L'assist contro il Lecce, battuto 0-4 a domicilio. I due gol contro l'Hellas Verona nell'ultima di campionato.

E poi c'è la giocata di ieri che ha illuminato l'Olympiastadion. Prendendo una ribattuta raffazzonata della difesa dell'Union Berlino, saltando l'uomo senza neanche particolare difficoltà e mettendola in mezzo, dove Raspadori ha preso in controtempo tutti. Una giocata da vedere e rivedere, un cioccolatino troppo invitante per non essere scartato.

Non è un caso se prima del 24 settembre c'erano state (troppe) battute d'arresto per Kvara. In diciotto partite, cioè dal 2 aprile nella sconfitta per 0-4 contro il Milan fino all'Udinese, il georgiano aveva creato solamente due assist. Questo dopo una stagione straordinaria, da 12 gol e 13 assist in Serie A, 2 reti e 4 passaggi decisivi in Champions. Insomma, il calo di rendimento era stato netto, così come quello delle prestazioni del Napoli. Così si può dire che sia decisamente chi accende la luce e necessiti di trovare la giusta collocazione nello scacchiere tattico. Anche se forse è più semplice: dargli palla e lasciarlo inventare.