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Udinese in vendita? Campoccia: "Calcio nuova frontiera per investire, questo club ha il suo appeal"

ESCLUSIVA TMW - Udinese in vendita? Campoccia: "Calcio nuova frontiera per investire, questo club ha il suo appeal"TUTTO mercato WEB
giovedì 27 ottobre 2022, 19:53Serie A
di Alessio Del Lungo
fonte dall'inviato Ivan Cardia

Stefano Campoccia, vicepresidente dell'Udinese, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TMW in occasione della presentazione della maglia della squadra Esports per la stagione 2022/2023. Di seguito le sue dichiarazioni:

Quanto punta sul mondo degli Esports?
"Ci punta molto perché sin da quando è stato battezzato il movimento a livello di Serie A siamo stati tra i primi a partire perché crediamo molto in quella che è la funzione del fan engagement, che la passione, che si è sempre ci è vicina nei nostri tifosi, debba essere rinnovata. Le nuove generazioni comunicano in una maniera diversa, quindi l'idea di avere una comunità di egamers e di appassionati di game è certamente una cosa alla quale l'Udinese, che è sempre attenta alle innovazioni del modo di comunicare nel calcio, non poteva non guardare. L'abbiamo guardata con la solita oculatezza, cercando di coniugare i valori del nostro modello di attività sportiva in questa nuova attività, è andato sin dall'inizio tutto molto bene, c'è un grande entusiasmo e siamo contenti di poter dare il nostro contributo a livello nazionale a questo movimento degli egamers relativamente alla Serie A".

È anche l'occasione di unire la cultura calcistica della società con nuove occasioni economiche?
"Sì, io credo che sia un fattore di comunicazione che può diventare un fattore di crescita delle revenue. Noi condividiamo il principio che sono dei partner quelli che devono accompagnare i nostri progetti, cerchiamo dei partner che abbiano una visione di lungo periodo, con i quali fare un percorso che non sia banalmente visibilità contro corrispettivo e a noi piace pensare che sia una chiave che è anche un punto di forza e di forte competitività da parte della nostra offerta per l'abbinamento dei nostri colori sociali. Una cosa interessante è pensare che queste nuove modalità di comunicare i colori sociali in Friuli, a Udine, che è terra anche di mare, di estate raduni milioni di persone che sono vicine a queste manifestazioni che ormai stanno diventando tradizionali nelle nostre città balneari come Lignano, Grado e Jesolo, che non è Friuli, ma fa parte della costa, e che aiutano molto a condividere i valori dell'Udinese perché siamo i primi ad offrire a tutti questi ragazzi la possibilità di divertirsi, cercando di condividere un principio, che vorremmo essere una società simpatica, come la squadra crediamo che sia. Non abbiamo ambizioni, siamo poco odiati e lo facciamo con l'umiltà di sempre da buoni friulani".

Qual è il segreto dell'Udinese?
"Tanta passione, tanta competenza, tanta tenacia nelle cose che la famiglia Pozzo fa. Da Gianpaolo, che gli sono vicino e da cui imparo sempre, così come la stessa cosa vale per Gino, che è il vero motore dello scouting, il vero motore delle competenze tecnico sportivo. Queste cose sono contagiose, virali perché chi vive là dentro vive una dimensione di medio-piccola, ma con una passione, una volitività che è incredibile. In prospettiva evidentemente, anche la prospettiva dell'egame e in generale di tutto quello che è digitale, dovrà diventare una delle componenti qualificanti delle nuove società".

Siete rimasti sorpresi dall'impatto di Sottil?
"Sì, assolutamente sì. Anche anno scorso avevamo 7, 8 undicesimi che sono gli stessi. È la dimostrazione che a volte, la magia del calcio, crea delle chimiche che riescono a dare il valore aggiunto. Mister Sottil è riuscito ad instillare l'autostima dei ragazzi ed anche la grande fatica che fanno, lo sforzo che fa da un punto di vista di preparazione c'è tutto, corrono di più e sono tutti quanti proiettati a delle performance di gruppo, che è merito di Sottil e dei ragazzi, che sono tutti quanti legati a questo nuovo modo di concepire l'attività in questa stagione che sta dando dei frutti che forse negli altri anni, un po' di sfortuna, un po' per magari l'alternanza delle competenze dei più, non ha dato fortuna. L'Udinese ha già toccato altre volte la Champions League, l'Europa League... Sono anni diversi, però l'idea che finalmente siamo nella parte sinistra della classifica e giochiamo un calcio bello, simpatico e divertente credo che sia molto piacevole per chi ci lavora e anche per i ragazzi che si fanno il mazzo".

Un commento alla notizia che un fondo si sarebbe interessato all'Udinese?
"Tantissime istituzioni finanziarie mondiali stanno guardando nel calcio e nei sistemi del calcio come le leghe una nuova frontiera su cui poter investire. L'Udinese non poteva evidentemente non essere in questa situazione perché ha dei valori che sono sempre stati riconosciuti. Lasciamo che le cose vadano come devono andare. La cosa interessante è che questo calcio, che ha tanto bisogno di denaro in generale, poi c'è il club più e meno virtuoso, partendo da quella che è la capitalizzazione delle leghe, è importante capire che adesso ci sono dei player finanziari internazionali che sono pronti a venire. L'Udinese crediamo abbia un suo appeal e vediamo".

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