Empoli, R. Corsi: "Non percepisco maschilismo. Sarri lavoratore incredibile, faticava a uscire"
Rebecca Corsi, vicepresidente dell'Empoli, è stata intervistata da Dribbling su Rai2: "Non percepisco maschilismo, ho rinunciato a un po' di vita giovane. Ero dietro alla squadra, ho sempre pensato che più c'ero e meno scuse avevo. Più ero presente e meno mi perdevo, lo faccio ancora oggi nonostante abbia una bambina. È un attimo perdere il treno e non me lo posso permettere".
Il rapporto con i giocatori?
"Sono legata a tutti quei ragazzi che li ho visti prima da piccoli e poi piano piano diventare uomini, magari per indossare maglie importanti. Da Asllani a Ricci, passando per Vicario, Ricci, Rugani".
Che allenatore è Sarri?
"Grandissimo lavoratore, faceva una fatica immensa a uscire la sera: gli sembrava di mancare di rispetto alla squadra. Fantastico".
È il rapporto con suo padre Fabrizio, presidente del club?
"Abbiamo visioni simili, molto. Perché poi alla fine non sarebbe possibile lavorare insieme, per quanto ci vogliamo bene. Gli scontri sono all'ordine del giorno, però con il ragionamento reciproco ci si arriva sempre. Mi ha insegnato a stare zitta e ascoltare, sono parole che ripeterò sempre dentro di me".