Dybala tra Roma e Arabia: la decisione che cambia il mercato giallorosso

È arrivato quel martedì. Quello delle decisioni, delle conferme o delle smentite. La deadline, l’ultima data fissata dal club saudita per capire se Dybala sia o meno interessato al progetto e all’offerta proposta dall’Al-Qadsiah.

Una giornata che si presuppone angosciante e stressante dal punto di vista delle notizie incrociate. Dal: “È fatta, le parti sono ai dettagli” fino ad arrivare a “il dado è tratto e la decisione è stata presa. Dybala resta”.

Oggi ci si aspetta un po’ di tutto perché non è stato rassicurante vederlo in campo per 20 minuti contro il Cagliari o ammirare le foto sul suo profilo Instagram a fine partita per credere che le voci di corridoio siano tali e lui sia disposto a rimanere altro tempo qui a Roma. No, è ancora troppo poco. Serve una dichiarazione, un rifiuto talmente tanto plateale da allontanare anche futuri direttori sportivi.

Non c’è storia. Esiste una Roma con Dybala e una senza. Impossibile pensare che quella magia, quella sensazione che tutto potesse cambiare da un minuto all’altro - dal 69esimo in poi - non l’abbiano provata tutti coloro che hanno assistito al match, dagli appassionati ai piani alti della società.

E se così fosse sarebbe giusto privarsene con la motivazione dell’ingaggio alto? La sua fantasia e il suo fiuto per il gol hanno un prezzo che si discosta tanto da quello conosciuto?

La questione Dybala non è l’unica che potrebbe caratterizzare questo 20 agosto. Infatti, se a mancare è tanto la certezza dell’attacco lo è allo stesso modo anche quella della solidità difensiva sulla fascia destra. Celik può essere un’alternativa ma non una prima scelta. Per questo Ghisolfi sta lavorando senza sosta sul mercato e i nomi usciti sono principalmente due: Assignon del Rennes e Djaló della Juventus.

Oggi a Roma è tempo di scelte. E sia chiaro, se il club giallorosso scegliesse di lasciare andar via Dybala non pensiamo che si tratti solo di una questione di mercato. Questo sarà il segnale del cammino che la società vorrà intraprendere. Se l’argentino resterà, sarà la dimostrazione che la Roma è pronta a puntare in alto, investendo su un talento che può fare la differenza. In caso contrario, il mercato dovrà rispondere con nuove strategie, ma la determinazione a costruire una squadra competitiva dovrà restare immutata. Oggi si traccia la rotta per il futuro, con la consapevolezza che ogni decisione può essere un nuovo inizio.