Dramma, tensione e riscatto: la Roma si prende la scena
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Da un film drammatico a uno di fantascienza. Da un primo tempo inguardabile a un secondo incredibile. Tutto in 90 minuti. All'Olimpico, la sfida tra Roma e Como, valida per la 27ª giornata di Serie A, è finita 2-1. Tre i protagonisti assoluti: Lucas Da Cunha, autore del vantaggio biancoblù, Alexis Saelemaekers, che ha firmato il pareggio, e Artem Dovbyk, decisivo nel ribaltare il risultato.
Che il Como fosse una squadra ostica e tecnica lo si poteva intuire dalle parole di Ranieri, ma vederlo mantenere un ritmo così alto, anche in inferiorità numerica, è stata una sorpresa. Una delle gare più complicate della stagione, come ha sottolineato Mancini, ma anche una partita che ha mostrato qualcosa di più della semplice anima e identità giallorossa. Ieri si sono viste altre due qualità fondamentali di questa squadra in crescita: la capacità di adattarsi agli avversari senza perdere la testa e la forza del gruppo nel non mollare, anche quando la svolta sembra non arrivare mai.
Le scelte dalla panchina sono state lungimiranti: il tecnico giallorosso ha gestito le energie in vista della sfida di giovedì, evitando di forzare Dovbyk, non al meglio, e di spremere Saelemaekers. Ma nel finale, il loro ingresso si è rivelato decisivo. Così come quello di Rensch, che dopo qualche errore iniziale, nel momento più delicato, ha trovato l'assist perfetto per il gol della vittoria.
Oggi la Roma festeggia una vittoria che vale più dei tre punti: è la conferma di una squadra che cresce e impara a soffrire. Ma il tempo per godersi il successo è poco. Giovedì si torna in campo, e stavolta il palcoscenico sarà europeo. Un'altra battaglia, un altro film con una trama tutta da scrivere.
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