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Dovbyk protagonista nella Roma: "Il club crede in me. Ecco perché mi chiamano The Machine"

Dovbyk protagonista nella Roma: "Il club crede in me. Ecco perché mi chiamano The Machine"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:15Serie A
di Tommaso Bonan

L'attaccante della Roma, Artem Dovbyk, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A. Ecco alcune dichiarazioni riportate da vocegiallorossa.it: "Sono il primo ucraino nella storia della Roma? Lo so bene, c'è sempre una pressione particolare se giochi in un club del genere ma sono preparato per questo. Il calcio però, senza la pressione, è niente. Sento il supporto della squadra e del mister, il club crede in me. Mi esalto se gioco sotto pressione, mi aiuta a credere di più in me stesso. Mi regala adrenalina".

Perché ti chiamano 'The Machine'?
"Mi chiamano così perché vedono quanto lavoro duramente in allenamento, tutti mi chiamano 'Beast' o 'The Machine', è facile rispondere".

A Roma grande tradizione di centravanti: che effetto ti fa essere accostato a Dzeko, Batistuta e gli altri?
"So che la Roma ha avuto grandi attaccanti come Dzeko, Lukaku, Batistuta. Ma loro erano loro, giocavano alla loro maniera, io voglio solo essere il 'nuovo Dovbyk', mostrare di cosa sono capace e fare il mio meglio qui".

Il tuo idolo da bambino era Shevchenko, che ricordo hai di lui in Italia? Che consigli ti ha dato?
"Tutti conoscono Shevchenko in Ucraina, è il migliore della storia nel nostro paese, ha vinto il Pallone d'Oro. Mi ha dato dei consigli quando allenava la Nazionale. Più avanti, ho usato quelle parole per essere più aggressivo, forte e affamato in area di rigore".

Le difese italiane sono un banco di prova complicato per tutti i centravanti. Quanti gol vuoi fare?
"So che i difensori italiani sono difficili da affrontare, c'è il famoso catenaccio, non sarà facile ma sono pronto. Per me è una nuova sfida, ma credo che se lavori duramente tutto poi arriva in campo. Ecco perché devo lavorare duramente. Non mi prefisso un numero di gol da raggiungere, non mi piace fare queste cose".

Hai un tiro potente, attacchi bene la profondità, qual è la tua qualità migliore e cosa ti rende felice in campo?
"Credo che sia essere in area di rigore, puntare la porta, il tiro è la cosa più importante. So attaccare molto bene, anche spalle alla porta, queste sono le mie qualità migliori".

Le ambizioni della Roma in questa stagione?
"Prima di tutto, tutti i tifosi vogliono che la Roma giochi in Champions League il prossimo anno. Lo vogliono tutti i tifosi. Farò di tutto per raggiungere questo obiettivo".

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