Crollo totale della Juventus, la Fiorentina ci banchetta sopra: al Franchi finisce 3-0

Crollo Juventus, al Franchi vince 3-0 la Fiorentina.
Juve colpita da Gosens e Mandragora in 3 minuti - Dopo le piogge dei giorni scorsi, il sole illumina il prato del Franchi al momento del calcio d’inizio. Prima di cominciare, la coreografia del pubblico di casa, che si limita a un semplice quanto diretto: “Juve merda” composto da cartoncini di colore viola, bianco e rosso. Quindi il ricordo di Joe Barone a quasi un anno dalla sua scomparsa: prima con un video dedicato, poi con un minuto di silenzio. Il curvino dei tifosi ospiti, invece, per i 10 minuti inaugurali lascia vuoti gli spalti in segno di protesta, entrando poi a prendere posto. In tempo per il letale uno-due della Fiorentina, che attorno al quarto d’ora colpisce una prima volta con Gosens, coriaceo nel voler far entrare la palla su calcio d’angolo, e poi subito dopo con Mandragora, lanciato con un nobile esterno verso la porta dal più fresco ex della partita. La Juventus accusa e non poco il colpo, riversandosi in avanti ma senza precisione né pericolosità: da segnalare giusto qualche tiro dalla lunghissima distanza. E il primo tempo termina 2-0.
La Signora cade ancora: colpisce Gudmundsson - Nessun cambio dalle due panchine al rientro in campo e, soprattutto lato Juventus e Thiago Motta, è una cosa che stupisce un po’. La ripresa dei bianconeri segue il canovaccio del primo tempo: palla a lungo tra i piedi, ma poca incisività nelle fasi d’attacco, se non per un tiro da distanza ravvicinata di McKennie sul quale fa . E porte spalancate fin troppo spesso, quando la Fiorentina accelera. Al 53’ dunque la serata della Juve si fa ancora più complicata: transizione rapidissima, Fagioli fa correre Gudmundsson che abbatte Di Gregorio con un destro potente e angolatissimo dalla distanza. I minuti passano ma la reazione della Juventus non arriva e anzi Motta perde anche per infortunio Cambiaso. E con grande anticipo, si fa largo la festa del popolo viola, che nel finale di partita intona cori di scherno contro Dusan Vlahovic, rimasto a sedere in panchina ad assistere alla disfatta dei compagni.
