Coronavirus, rileggi la conferenza stampa integrale di Giuseppe Conte sulla fase 2
Il Premier Giuseppe Conte ha illustrato il nuovo Dpcm e l'ingresso dell'Italia nella fase 2 in una conferenza stampa trasmessa sul proprio canale Facebook direttamente da Palazzo Chigi. Queste tutte le sue dichiarazioni, argomento per argomento: "Grazie ai sacrifici sin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia. È un grande risultato, se consideriamo che in alcuni momenti l'epidemia sembrava sfuggire al controllo. Avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di comunità. Ora inizia la fase di convivenza col virus, dobbiamo essere consapevoli che la curva del contagio potrebbe risalire. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi. Ora inizia la fase 2".
Il distanziamento sociale resta - "Bisognerà rispettare sempre la distanza di un metro, anche con i familiari e i parenti. Teniamo conto che gli esperti ci dicono che un contagio su quattro arriva proprio dalle relazioni familiari. L'unico modo per convivere col virus è quindi rispettare le distanze, c'è poco da fare. Dobbiamo evitare che la curva risalga e vada fuori controllo, facendo aumentare i morti e crollare l'economia. Questo è il mio appello: se ami l'Italia, mantieni le distanze. Anche noi del Governo abbiamo un compito importante in tal senso: dovremo verificare che la curva non risalga ed essere pronti e tempestivi laddove l'andamento epidemiologico della curva dovesse avere una nuova fase critica. Stiamo tutti affrontando una prova molto dura, ci aspetta una sfida complessa anche nei prossimi mesi. Mi rendo conto che dopo settimane di rinunce molti di voi vorrebbero un allentamento definitivo delle restrizioni, potremmo arrabbiarci prendercela con chiunque, oppure possiamo operare un'altra scelta: scacciare via rabbia e risentimento e pensare a cosa ciascuno di noi può fare nel suo piccolo per risollevare il Paese. Dipende da noi, da ciascuno di noi. Nei prossimi mesi dobbiamo gettare le basi per la ripartenza dell'Italia, rimboccandoci le maniche. Il Governo, in tal senso, farà la sua parte: non ci tireremo indietro e faremo una serie di riforme per cambiare tutte le cose che al momento non vanno in questo Paese".
Le mascherine - "Adesso vi illustrerò il Dpcm che parte dal 4 maggio, con qualche giorno di anticipo e per il quale ringrazio ancora una volta la nostra squadra di esperti e il dottor Colao. La prossima è una fase di convivenza col virus, nella quale dovremo adoperare dei mezzi di protezione individuale. Da qui, la scelta di calmierare il prezzo delle mascherine e, in più, la volontà di eliminare l'IVA. Le mascherine chirurgiche dovrebbero costare così massimo 50 centesimi".
Il Recovery Fund - "Il Recovery Fund è uno strumento innovativo che offrirà ai Paesi più colpiti da quest'emergenza, come l'Italia, di percorrere una strada comune verso la ripresa. Questo è stato possibile grazie all'unanimità che si è creata in seno all'ultimo Consiglio Europeo. Se, noi come Italia, non avessimo posto queste condizioni con forza fin dall'inizio, non avremmo mai ottenuto questo risultato storico e fondamentale, un punto a nostro favore del quale dobbiamo essere tutti orgogliosi. Il sistema Italia ha sollecitato e ottenuto una risposta condivisa da parte dell'Europa. Abbiamo conseguito un importante passo, ora serve però arrivare al traguardo confermando questo nuovo strumento in termini di lavoro tecnico".
Sostegno agli italiani e alle aziende - "Stiamo lavorando anche per le misure economiche, siamo consapevoli che alcuni di voi sono insoddisfatti, ma vi assicuro che abbiamo fatto un grande sforzo. Sono arrivate solamente per il bonus babysitting 78.000 domande e abbiamo liquidato quasi 3,5 milioni e mezzo di bonus per i lavoratori autonomi. So che ci sono dei ritardi e mi scuso, ma parliamo di una situazione senza precedenti. Il numero di domande ricevuto dall'INPS, circa 11.000, di solito veniva trattato in cinque anni, adesso è stato soddisfatto quasi totalmente in pochissimi giorni. Stiamo sperimentando anche la possibilità di rinnovare senza richiesta i bonus da 600 euro. Inoltre, vogliamo sostenere in modo poderoso l'attività di impresa: l'obiettivo non è avere più sussidiati, ma più occupati. Penso poi al turismo, che non lasceremo certo da solo. È un settore che produce dal 13% al 15% del PIL, che avrà bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di sostegno economico da parte del Governo. Stiamo preparando proprio per questo anche un decreto sblocca-Paese. Ci stanno guardando a livello internazionale, con tanta ammirazione per i nuovi provvedimenti che abbiamo preso. Confido infatti che, anche nella ripresa, l'Italia possa essere ammirata a livello internazionale".
Le nuove misure - "Le nuove misure entreranno per lo più in vigore dal 4 maggio e dureranno fino al 18 maggio. Rimangono le stesse motivazioni di adesso, necessarie per potersi spostare all'interno della regione, ma aggiungiamo spostamenti mirati per far visita a congiunti e il ritorno presso il proprio domicilio. Non stiamo però dicendo che sono consentiti dal 4 maggio party privati o ritrovi di famiglia. Tra diverse regioni sono consentiti gli spostamenti così come sono adesso: non si potrà uscire dalla propria regione, a meno che non si tratti di esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Introduciamo poi una regola più stringente per chi ha la febbre oltre 37,5° e problemi respiratori: queste persone devono rimanere presso il proprio domicilio e avvertire il medico, è un obbligo e non un consiglio. Niente assembramenti, riapriremo i parchi seppur con le dovute distanze di sicurezza e a discrezione delle varie regioni. Per quanto riguarda l'attività sportiva, ci si potrà allontanare da casa ma si dovrà osservare una distanza di due metri dagli altri (un metro, invece, per la semplice attività motoria). Saranno consentite dal 4 maggio anche le sessioni di allenamento individuali degli atleti professionisti e non (ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI): si potranno fare, ma senza assembramenti, rispettando le distanze e a porte chiuse. Saranno consentite le cerimonie funebri, con l'esclusiva partecipazione di congiunti fino a un massimo di 15 persone, con mascherine, preferibilmente all'aperto e rispettando le distanze. Permettiamo dal 4 maggio anche una maggiore attività a bar e ristoranti, che potranno effettuare ristorazione con asporto: no agli assembramenti davanti ai locali, dove si entrerà uno alla volta e lontano dai quali si dovrà andare a consumare poi il cibo negli appositi spazi come casa e ufficio. Riapriamo anche manifattura, costruzioni e commercio all'ingrosso funzionale proprio a questi due settori".
Il protocollo di sicurezza - "Ci sarà un determinato protocollo di sicurezza per i luoghi di lavoro, così come per i cantieri. Li abbiamo sottoscritti entrambi il 24 aprile. Con questi provvedimenti ci avviamo ad allentare il lockdown per il 4 maggio. Attenzione però: vogliamo tenere la situazione sotto controllo, con le regioni che dovranno informarci via via sulla curva epidemiologica dei loro territori e della loro capacità di risposto a livello ospedaliero. Avendo questi dati, il Ministero della Salute potrà individuare infatti le situazioni critiche e permetterci di intervenire in caso di sforamento di un determinato livello di allerta".
Le prospettive future - "Mi permetto infine di anticipare quello che sarà l'indirizzo in prospettiva del Governo: il 18 maggio abbiamo in programma una riapertura anche del commercio al dettaglio, di musei, mostre e biblioteche, così come la ripresa degli allenamenti a squadre in campo sportivo. Il 1° giugno è la data per cui vorremmo riaprire più ampiamente attività di bar, ristorazione, parrucchieri, centri estetici e altro tipo di cura delle persone. È ovviamente un programma a tappe, visto che queste ultime attività riguardano un contatto più diretto coi clienti".
Le domande dei giornalisti - "Quando la fase 3? Per la fase 3 dobbiamo aspettare la terapia intensiva o il vaccino. Scuole? Saranno chiuse fino a fine anno scolastico, è molto complicato far convivere il diritto all'istruzione con la tutela della salute. Gli esperti ci dicono che avremo una nuova esplosione nel giro di una-due settimane, non possiamo quindi permetterci di riaprire le scuole, tenendo anche conto dell'età media del nostro personale docente, tra le più alte d'Europa. Questo influenzerà quindi anche gli esami di Stato, che pensiamo di far svolgere in conferenza individuale e in sicurezza".
Incognita Serie A - "Sono anche io appassionato di calcio, come tantissimi italiani. All'inizio mi sembrava strano che il campionato potesse essere interrotto... Anche i tifosi più accaniti però hanno presto compreso che questo era inevitabile. Se riprenderà? Intanto abbiamo aperto agli allenamenti, poi valuteremo se sarà possibile concludere il campionato. Se arriveremo a quella conclusione, in ogni caso, lo faremo sicuramente garantendo le dovute condizioni di sicurezza. Non vogliamo certo che i nostri beniamini si ammalino".