Capello: "Progetto Motta alla Juventus erano tre anni in uno. Tudor rivitalizzi Vlahovic"

La Juventus ha deciso: addio già adesso a Thiago Motta, esonerato nella giornata di ieri, e dentro in panchina per il finale di stagione il croato Igor Tudor. Una decisione commentata, tra gli altri, anche dall'ex tecnico bianconero Fabio Capello a La Gazzetta dello Sport (qui l'integrale): "Era un progetto di tre anni che doveva essere realizzato... in uno. La verità è che i risultati comandano sempre. Però mi chiedevo se fosse solo colpa sua: puntarci è stata una scelta di Giuntoli e di tutto il club. Quando arrivi all'esonero tutti devono fare mea culpa, dirigenti compresi".

E cosa si attende Capello dal cambio di guardia sulla panchina della Vecchia Signora? Dice lo storico tecnico: "In linea teorica è un rischio, mancano 9 giornate e il 4° posto è a 1 punto. Dall'esterno però ho l'impressione che nessuno volesse continuare con Motta. Non i tifosi e nemmeno la squadra. Così l'esonero era inevitabile. Detto questo, comunque, Tudor ha avuto coraggio".

Quali giocatori dovrà recuperare più di ogni altro Tudor, di quelli che fanno parte ad oggi della Juventus? Conclude così Capello nella sua analisi: "Vlahovic, innanzitutto. E poi Yildiz. Adesso tocca ai giocatori e tirarsi indietro non è ammissibile".