Capello duro su Juve e Milan: "Manca la società. Triplete Inter? Me lo auguro, ma è dura"

“Al Milan e alla Juventus non c’è società dietro, ci sono dirigenti che non hanno idee chiare”. Fabio Capello, dal palco de Il Foglio a San Siro, analizza così la stagione di rossoneri e bianconeri: “Non c’è pensiero, non c’è unione: la scelta più importante sono i giocatori, se non riesci a scegliere quelli che possono indossare la maglia del Milan o della Juventus vuol dire che non sei in grado di valutare a livello personale prima che tecnico”.
C’è un ricordo particolare di questo stadio?
“Tantissimi. Qualche derby, qualche vittoria importante, qualche vittoria sofferta. Ho solo ricordi belli di San Siro, col Milan solo cose belle”.
Del turno di Champions l’ha sorpresa di più la vittoria dell’Inter a Monaco o il 4-0 del Barcellona?
“La vittoria dell’Inter mi ha fatto molto piacere perché tifo per le squadre italiane, anche se sono tifoso del Milan. La cosa che mi ha sorpreso di più è stata il 3-0 subito dal Real Madrid, molto passivo in campo e che aspettava una giocata dei loro campioni, mai arrivata. La cosa bella di queste partite sono stati dei gol meravigliosi, con grande qualità tecnica. Quando si vedono queste giocate sei soddisfatto anche se perdi”.
L’Inter può andare in fondo?
“Secondo me sì, ha un grande centrocampo. Il Bayern ha fermato Calhanoglu, ma Barella e Mkhitaryan hanno fatto quello che doveva fare lui. È una squadra convinta del suo gioco, anche quando viene pressata non ha problemi. È una delle squadre più pericolose quando ha spazio, insieme al Barcellona e al Real se Vinicius ha voglia”.
La Nazionale con Barella e Tonali fa ben sperare. “Io spero che la Nazionale sia libera di testa e di posizioni, agli Europei mi ha fatto male al cuore. Soprattutto, spero di vedere in attacco qualche giocatore che riesca a essere pericoloso, è una squadra che segna poco”.
La corsa scudetto?
“L’Atalanta ha pagato un’intensità che non era più la stessa della prima parte di stagione, probabilmente anche a livello difensivo sono mancati dei giocatori. L’Inter ha un calendario molto molto intenso, ha tante partite importanti a tutti i livelli”.
L’Inter insegue il triplete.
“Me lo auguro per il calcio italiano, però è un po’ difficile. È una squadra che ha mentalità, che sa cosa deve fare anche grazie a Inzaghi che la sta dirigendo molto bene”.
Inzaghi l’ha sorpresa come allenatore?
“È migliorato, è cresciuto come mentalità e anche come comunicazione. Dietro ha dei dirigenti che lo hanno guidato, cosa che per le società citate prima non mi sento di dire”.
Perché è così importante una dirigenza forte?
“È fondamentale capire le circostanze, i tifosi vogliono vedere un certo attaccamento alla maglia. Cose che sia alla Juve che al Milan non si sono viste”.
Crede alla rimonta del Real Madrid di Ancelotti? “Conoscendo Carlo e il livello dei giocatori, l’Arsenal deve stare attento. Se pensano di far passare tempo contando sul risultato dell’andata sbagliano, possono ribaltare il risultato. E poi si gioca al Bernabeu”.
