Cagliari, a Lecce la prima sconfitta. La superiorità numerica non basta

Arriva il primo stop in campionato per il Cagliari di Davide Nicola. Contro un Lecce ancora in cantiere, con zero punti in classifica ed altrettanti goal segnati, i rossoblù vengono stesi dal goal di Kristovic arrivato a metà del primo tempo, in una gara poverissima di spunti tecnici, ma che ha dato ai rispettivi allenatori diverse indicazioni su dove lavorare durante la sosta.

LE SCELTE DI NICOLA: Nonostante l'arrivo in extremis di Gaetano, il tecnico piemontese sceglie di schierare in campo lo stesso undici che aveva iniziato la gara di lunedì scorso contro il Como, con la speranza di poter disputare la stessa prima parte dell'incontro, fatto di buone idee e diverse occasioni create. Piccoli, applaudito ex di turno, e Luvumbo confermata come coppia d'attacco, ed una robusta cerniera a centrocampo con Deiola, Marin e Prati, supportati da Azzi ed Augello sugli out. Nessuna novità neppure in difesa con il trio Zappa-Mina-Luperto.

RTIMI SUBITO ALTI. Il Lecce, seppur in maniera poco ordinata, cerca subito di prendere in mano le redini dell'incontro, sostenuto come sempre dal caldissimo pubblico del Via del Mare. Il Cagliari si limita ai passaggi in orizzontale nel tentativo di far uscire l'avversario e colpirlo in velocità. Ma al 7' uno sciagurato retropassaggio di Mina innesca Krstovic. Prima Scuffet, poi Luperto salvano la loro porta dalla capitolazione. Reagiscono i rossoblù che colpiscono una traversa con Luvumbo. Al minuto 25 il goal che decide la partita: corner regalato ai salentini da un insensato colpo di tacco di Deiola. Pallone scodellato al centro, difesa in bambola, con Krstovic prontissimo al tap in vincente. E' il secondo goal subito dal Cagliari in campionato su altrettante palle inattive. Luvumbo è in giornata e lo dimostra neanche due minuti dopo la capitolazione: sinistro da appena dentro l'area miracolosamente deviato in corner dai centrali avversari.

IL ROSSO A DORGU. Verso la fine della prima frazione ecco l'episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara a favore dei rossoblù: Dorgu entra in maniera pericolosa sulla caviglia di Prati. Fabbri, a due passi dall'evento, estrae il giallo, salvo poi tornare sulla sua decisione a seguito revisione al VAR. Gotti, a questo punto, non può che ordinare la chiusura ermetica in difesa, nella speranza di poter sfruttare le ripartenze di Banda e Krstovic. Nicola risponde potenziando l'attacco con Lapadula prima, Felici Viola e Pavoletti poi. Le occasioni arrivano, anche se in maniera piuttosto confusa, ma è Falcone il protagonista: il portiere leccese si oppone da campione ai tentativi da pochi passi di Luvumbo e Azzi. Nel finale altra traversa del Cagliari colpita da Viola: errore grossolano del 35enne rossoblù, probabilmente andato su quel pallone a tre metri dalla porta con eccessiva sicurezza. Nel finale un Lecce battagliero sfiora pure il raddoppio con i contropiedi di un sontuoso Krstovic, Perrotti e Gaby. Al triplice fischio di Fabbri i padroni di casa festeggiano per i primi tre punti che li staccano dall'ultimo posto e, soprattutto, cancellano quel triste zero sulla casella dei punti e dei goal segnati. Per Nicola sarà una sosta di campionato benedetta: il suo Cagliari ha tanto lavoro ancora da fare, soprattutto in zona goal dove manca la fantasia necessaria per innescare le punte.