Buriani: "Per Zirkzee un conto è giocare a Bologna, un altro nel Milan"
Ruben Buriani, ex calciatore, è intervenuto durante il programma "Piazza Affari" su TMW Radio per commentare il momento del Milan.
Dopo l’era Pioli è arrivato il momento di Fonseca. È la scelta giusta?
“Come sempre quando quando arriva qualcuno di nuovo, porta visioni diverse. Molto dipenderà chiaramente dal mercato, ma siamo ancora in fase molto embrionale. Per Fonseca vale il discorso per cui se si hanno dei bravi giocatori anche l’allenatore di conseguenza diventa bravo. Se lo hanno scelto è perché avranno valutato attentamente”.
Theo Hernandez richiede un rinnovo molto al rialzo. Rimane incedibile o le eventuali offerte andrebbero valutate?
“Nel calcio tutto è possibile. I giocatori bravi vanno tenuti, ma bisogna fare attenzione a queste richieste; talvolta se si supera un certo limite diventa più facile spaccare lo spogliatoio. Il suo contratto comunque scade nel 2026, ma ormai il calcio è cambiato e si inizia a discutere con largo anticipo”.
In attacco sarà difficile ripartire dopo l’addio di Giroud?
“Il nome che gira è quello di Zirkzee, ma giocare nel Bologna è un conto, nel Milan un altro. La maglia è più pesante. Chi verrà in ogni caso dovrà essere all’altezza di chi c’è stato prima, il pubblico chiede questo”.
Che Italia ha visto finora all’Europeo?
“Le sfide con Albania e Spagna saranno molto diverse. Sono convinto che in questi tornei conti molto l’aspetto fisico e quello mentale. La Spagna ha dimostrato di essere una signora squadra, ma l’Italia fa sempre paura”.