Bove, negli anni a Roma sempre effettuate risonanze: tutte negative
In attesa di capire quale sarà il futuro di Edoardo Bove, e cercando di mantenere tutta la prudenza del caso, nonché rispettando la privacy del centrocampista della Fiorentina, La Gazzetta dello Sport indaga sulle origini di quanto accaduto nella gara contro l'Inter. In particolare, secondo quanto riferito dalla rosea, emerge un attento controllo, da tempo, alle sue condizioni sanitarie.
La Roma, infatti, avrebbe avuto sempre contezza del problema al miocardio di Bove, sin dall'adolescenza, come pure della miocardite post Covid, comunicata dal diretto interessato durante tutte le visite, compresa quella precedente al passaggio alla Fiorentina. Il giocatore sarebbe stato regolarmente sottoposto a risonanza magnetica, volta a individuare eventuali cicatrici cardiache pregresse, che avrebbe sempre dato esito negativo, mentre dopo l'arresto la cicatrice sarebbe più visibile.
Per quanto riguarda il futuro, sempre la rosea spiega come i medici stiano cercando di capire il perché dell'incidente, anche senza diramare bollettini: lo stesso Bove - che ieri si è comunque commosso per il messaggio dei compagni, pur avendo chiesto di evitare magliette o altre dediche - ha chiesto di evitare il più possibile il clamore attorno alla vicenda. Resta da capire se sarà necessario l'impianto di un defibrillatore sottocutaneo, come avvenuto per esempio a Eriksen. In tal caso, viste le stringenti regole italiane, Bove non potrebbe continuare a giocare in Serie A, ma sono diversi i campionati esteri che aprono ai calciatori in questi casi. È ancora troppo presto, però, per qualsiasi scenario.