Ausilio integrale: "Mai parlato con Lautaro del futuro. Ha un contratto, via solo per la clausola"
Lunga intervista del direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, ai microfoni di Sky Sport, con il dirigente che ha affrontato tantissimi argomenti, a cominciare da come sta vivendo questo periodo a livello lavorativo: "Il modo di lavorare è cambiato. Adesso cerchiamo di dare un minimo di normalità alle giornate, con telefonate e messaggi. Per ora è difficile e nessuno vuole essere lo scemo del villaggio in questo periodo".
Il tema dei prestiti al 30 giugno di Perisic, Nainggolan e Icardi. Saranno allungati?
"Penso di sì. Abbiamo idee abbastanza chiare. Il termine del riscatto di Perisic sarebbe scaduto ma abbiamo concesso loro con un gentleman agreement un po' di tempo in più. Ne riparleremo più avanti senza problemi. Per Icardi la situazione è più semplice. Ci sentiamo con Leonardo, siamo amici, e cerchiamo di capire quale sia la soluzione migliore. La cifra c'è ma le cose sono cambiate per tutti. Tutti sanno dei 70 milioni ma siamo disposti a parlare con il PSG. Il ragazzo ha piacere di restare lì".
L'accordo di Icardi con il PSG vale fino a domenica.
"Quell'accordo dura fino a domenica, ma come ho detto per Perisic il discorso vale anche per Icardi, ci accorderemo per rimandare il discorso".
Nainggolan potrebbe tornare all'Inter?
"Le cose cambiano per tutti. Il Cagliari non ha un'opzione, tornerà da noi e poi valuteremo. Oggi è presto, non ci abbiamo pensato e lo faremo quando sarà il momento".
Sanchez e Sensi sono in prestito, così come Biraghi, Moses e Young. Poi ci sono Borja Valero, Padelli e Berni. Come vi state regolando con questi giocatori?
"Partiamo dal presupposto che vogliamo andare avanti fino al termine del campionato con tutti i ragazzi. Quelli in scadenza sono più semplici. Posso ufficializzare l'esercizio dell'opzione per Young, poi parleremo con gli altri, anche con la Fiorentina per Biraghi".
Questi giocatori vogliono restare?
"Parliamo di volontà. Puntiamo molto su Sanchez, anche per finire la nostra valutazione su di lui, visto che quest'anno ha avuto infortuni che lo hanno frenato. Il tempo che ha avuto a disposizione è stato poco ma adesso può dimostrare il suo valore per guadagnarsi la conferma".
Com'è la situazione di Lautaro?
"C'è solo una strada che possa portarlo lontano dall'Inter, quella del pagamento della clausola presente nel suo contratto. Tutti la conoscono, è impegnativa sia economicamente che come scadenze. Scadrà nei primi giorni di luglio. Questa è l'unica possibilità per non vedere Lautaro con la maglia nerazzurra nella prossima stagione. Noi non stiamo discutendo e affrontando il tema Lautaro con nessuno, per noi è importante e ha tre anni di contratto. Non vogliamo cederlo. Molte società ci hanno contattato per chiederci informazioni e il Barcellona è stata quella più decisa. So però quello che abbiamo detto ai catalani: non vogliamo cederlo, se lo vogliono devono pagare la clausola".
Il Fair Play Finanziario ha cambiato le carte in tavola per quel che riguarda le cessioni?
"Non esistono urgenze, pensiamo a Lautaro all'Inter. Non so cosa pensi lui, non abbiamo parlato con lui della possibile cessione. C'è una clausola e per questo qualcuno potrebbe aver parlato con il giocatore. Noi non abbiamo avuto contatti, è un argomento che non vogliamo affrontare".
State pensando a Tonali?
"Siamo attenti agli italiani, ci interessano molto. Abbiamo investito su Sensi e Barella, come su Bastoni. Vogliamo continuare a farlo, la cosa importante è la qualità. Tonali ha queste qualità, dal punto di vista tecnico e della personalità fanno al caso nostro. Il problema può essere la valutazione fatta dal Brescia".
Che calciomercato si aspetta?
"Non ho capito come funzionerà il mercato, nessuno vuole fare il primo passo. I prezzi sono rimasti gli stessi, quando vai a chiedere i giocatori le valutazioni fatte sono uguali a pochi mesi fa. Ci sarà una diminuzione ma credo che alla fine ci vorrà più tempo".
Werner è un obiettivo?
"Ci è sempre piaciuto, lo seguiamo da tempo ma non arriverà all'Inter. Non abbiamo mai iniziato una trattativa, ha una clausola ma non sarà certamente all'Inter".
State seguendo Cunha?
"Lo conosciamo, ha agenti molto bravi e importanti in Brasile. Sappiamo il percorso che ha avuto, era già bravo da giovanissimo e ora in Bundesliga si sta confermando. Lo seguiremo certamente".
Capitolo parametri zero: c'è qualcuno da Inter? Cavani?
"Abbiamo dimostrato di essere attenti ai parametro zero, in passato abbiamo preso De Vrij, Godin e Asamoah. Dobbiamo guardare a questi possibili colpi, ma se dicessi che abbiamo pensato a Cavani direi una bugia. In attacco siamo coperti, potremmo poi considerare il riscatto di Sanchez, a prescindere da ciò che leggiamo in giro. Esposito è giovane, al termine della stagione penseremo se mandarlo in prestito o meno. Per quel che riguarda Cavani, ripeto, non si stiamo pensando".
Avete pensato a Mertens?
"Un contatto c'è stato, lo dico anche perché ho un grande rapporto con Giuntoli. Il contatto è stato molto recente ma se è rimasto a Napoli sono felice per lui. La sua priorità era quella di rimanete in azzurro".
A che punto è la trattativa per Vagiannidis?
"Ci stiamo lavorando, siamo in trattativa visto che è un parametro zero. Se lo prenderemo lo metteremo a disposizione di Conte e poi l'allenatore valuterà insieme a noi il percorso giusto per il ragazzo".
Siete contenti della prima stagione di Conte?
"Quest'anno siamo ripartiti, il prossimo anno sarà diverso. Il mercato lo abbiamo fatto dopo confronti con l'allenatore, a volte riusciamo a prendere le prime scelte, altre no, ma la sintonia è massima con l'allenatore".
Come si fa a capire che giocatori come Lautaro sono fortissimi anche a 16 anni?
"Quello dei giovani è il mercato più complicato di tutti, i prezzi sono alti nonostante i calciatori non abbiano dimostrato ancora praticamente nulla. Lavoriamo sui nostri giovani, il settore giovanile dell'Inter sforna sempre giocatori importanti. Per gli altri dobbiamo pensare al rapporto qualità-prezzo. Lautaro è stato diverso, lo abbiamo preso pensando che potesse essere già pronto per la prima squadra e spendemmo 20 milioni".
Vidal non arriverà?
"Non mi sento di fare considerazioni definitive su nessuno. In questo momento non è un'opportunità e pensiamo anche di avere un parco centrocampisti molto forti. Vogliamo rinforzarci anche con la crescita di questi ragazzi. Poi non si dimentichiamo Eriksen: i nuovi arrivati fanno sempre un po' di fatica quando arrivano in Serie A".
Si aspettava di poter mettere in piedi operazioni come quella che ha portato Lukaku all'Inter?
"Me lo aspettavo perché conoscevo le potenzialità di Suning. La volontà è quella di investire sui giovani, oggi raccogliamo i primi frutti ma non ci fermiamo, vogliamo un'Inter sempre più forte".
Il calciomercato che verrà, sarà...
"Di grande attesa e instabile. I fuochi d'artificio si faranno a settembre, non prima".