Altro che tango argentino, l'attacco della Roma finora è un flop. Si salva solo Dovbyk

La cura Ranieri, per il momento, non sta portando benefici alla Roma. Il calendario non ha aiutato il nuovo tecnico dei giallorossi (Napoli, Tottenham e Atalanta sono avversari molto difficili da affrontare per chiunque), arrivato in soccorso di una squadra in crisi e con il morale a terra dopo l'esperienza non proprio indimenticabile con Ivan Juric in panchina. Una squadra fragile, da rimotivare e riportare sulla retta via, che ora guarda alla classifica quasi con terrore: 15esimo posto, solo 2 lunghezze di vantaggio sul Como terzultimo.

A certificare la crisi c'è soprattutto il rendimento del reparto offensivo, che doveva essere il fiore all'occhiello del nuovo corso. La quarta sconfitta consecutiva in campionato è figlia anche del rendimento negativo dei giocatori più attesi: dalle "bocche di fuoco" sono arrivati solo pochi gol, di cui 4 firmati dal neo-acquisto Dovbyk, una delle poche note liete.

Sono 11 le reti totali firmate dagli attaccanti romanisti in campionato, così suddivise: 4 Dovbyk, 2 Dybala ed El Shaarawy, 1 Soulé, Shomurodov e Baldanzi. Le delusioni più grandi, ovviamente, sono i due argentini: dopo un'estate tormentata, la Joya è rimasta nella capitale ma il suo apporto è praticamente nullo, così come quello dell'acquisto più importante, ovvero Matias Soulé. In tanti lo hanno già definito "il nuovo Iturbe", tocca a lui dimostrare di poter ritagliarsi un posto più importante nel cuore dei tifosi.