50 anni dal primo scudetto Lazio, il figlio di Maestrelli: "Erano due clan. Ci vediamo sempre"
Cinquanta anni da una delle imprese più folli nella storia della Serie A. Domani, l'Olimpico festeggerà il primo scudetto della Lazio, quello conquistato nel 1974 dai biancocelesti di Tommaso Maestrelli, l'unico allenatore capace di tenere insieme uno spogliatoio diviso in due, nel quale si diceva addirittura circolassero pistole. Una storia che abbiamo raccontato anche su TMW e sulla quale torna, intervistato da La Gazzetta dello Sport, Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso che domani sfilerò sul prato dello stadio romano.
"Di solito queste ricorrenze servono a far ritrovare persone che non si incontrano spesso, ma nel nostro caso non è così - dice Maestrelli - noi ci vediamo almeno una volta al mese. Anche chi vive al Nord. È la storia di due clan - prosegue - non si parlavano. Da un lato il gruppo di Chinaglia e Wilson, dall'altra quello di Re Cecconi e Martini".
Ma come faceva Maestrelli a tenere insieme lo spogliatoio? "Ebbe una grande intuizione - spiega suo figlio - e cioè quella di assecondare, senza reprimere quella rivalità. La domenica facevano a gara c hi dovesse essere più decisivo".