Il dott. Volpi: "Preoccupazione per il caso Ndicka. Eriksen? Ecco cosa ha fatto la differenza"
Il professor Piero Volpi, medico dell’Inter, viene intervistato dal Corriere della Sera per parlare anche dei legami tra il lato clinico e il mondo del calcio. Tra i temi trattati c'è anche l'eredità lasciata dal Covid: "C’è un incremento di alcune patologie cardiache. E anche di lesioni muscolari. E abbiamo degli studi che ci consentono di capire meglio quello che è successo", ammette Volpi.
Da Kanu a Eriksen, passando per Ronaldo. Ha affrontato dei casi di studio.
"Sì, hanno segnato delle epoche per la medicina sportiva. Non si pensava che un giocatore del livello di Kanu, reduce da una finale olimpica, potesse avere una patologia di quel tipo. Ma fu eclatante anche il trattamento chirurgico al cuore a cui fu sottoposto: un miracolo della medicina sportiva. Il caso Ronaldo nel 2024 forse con la moderna chirurgia del ginocchio verrebbe affrontato in maniera più spedita. Eriksen è un caso più recente: a fare la differenza è stata la grande capacità organizzativa e di soccorso dell’ambiente".
Come ha vissuto il caso del romanista Ndicka?
"Con preoccupazione, perché non era chiaro se ci fossero problemi cardiaci. Quando finisce tutto bene tutti sono soddisfatti dei protocolli seguiti".