Empoli-Fiorentina 0-0: "Senza farsi male"

Altro passo falso della Fiorentina di Raffaele Palladino, che al Castellani di Empoli trova il sesto pareggio in otto gare. Uno scialbo 0-0 privo di emozioni, che fa precipitare nuovamente i viola nei soliti dubbi e nelle solite inquietudini che i tre punti con la Lazio sembravano aver scacciato. A nulla è valsa una formazione iniziale prettamente votata all'attacco: un 4-2-3-1 con il tridente Colpani, Gudmundsson e Kouamé alle spalle di Kean. Proprio l'islandese è apparso poco ispirato e troppo rilegato a un'unica zona di campo che ne ha limitato l'estro e la possibilità di svariare; per Kean invece solita dose di grinta e voglia nonostante sia stato servito con il contagocce. A fine gara Kouamé ha tirato le orecchie ai compagni: “Dobbiamo giocare più da squadra”. Dall'altra parte c'è però un D'Aversa che può dirsi soddisfatto, con il suo Empoli ancora in zona Europe e soprattutto ancora imbattuto in questa stagione.

Il commento alla partita dell'avvocato Giulio Dini

Ci mettiamo sei giornate a trovare un assetto sensato ma stavolta si sbagliano diversi interpreti.
Il calcio contemporaneo si concede troppe licenze e Palladino è il suo portabandiera.
A mio avviso, invece, esistono letture univoche.
Tra queste Goosens terzino è uno spreco ed a Bove non puoi chiedere di far girare la squadra.
Al di là delle schermature su Cataldi, nel mezzo mancano qualità e dinamismo.
Colpani, che in coppia sulla destra con Dodò potrebbe funzionare, perde tutti - dico tutti - i duelli e non fa filtro in fase difensiva.
Entrano Beltran, Ikonè e Adli per Gud (bello da morire ma a passeggio dal 30’) Colpani e Cataldi, stanchi e poco reattivi.
L’Empoli sembra comunque più in palla dal punto di vista atletico ma Adli riesce a ragionare maggiormente e verticalizzare e Ikonè si rende pericoloso un paio di volte.
Kean troppo solo e troppo spesso unica soluzione offensiva.
Chiedere al ragazzo di fare da sostegno, attaccare in profondità e, magari, crearsi occasioni da gol mi pare davvero troppo.
Spero che, crescendo la condizione di Gud, la cosa si risolva da sé sennò ci sarà da metterci mano.
A proposito, è entrato Sottil al posto di Kouamé (unico calciatore a giocare col corpo con una squadra e con i piedi con l’altra) che riesce a non mettere un pallone in area nonostante tre ottime opportunità.
L’Empoli rinuncia, scivola indietro di dieci metri e per questo potrebbe essere più pericoloso in contropiede.
A parte la preoccupazione, non succede nulla.
Ma sembriamo una squadra senz’anima e continuo a non vedere quale sarebbe l’idea di gioco di Palladino.
Questo mi preoccupa non poco.
Nel mio modo di vedere il calcio, Biraghi gioca dietro a Goosens, Adli le gioca tutte, Colpani si mette a sedere almeno per un paio di gare per Ikonè o per un altro centrocampista capace di coprire e buttarsi negli spazi (Bove?).
A volte mi piacerebbe giocare con due punte vere e proprie ed alzare qualche pallone senza dover per forza passare da gente come Sottil o Kouamé per arrivare al gol (del resto le statistiche parlano da sole).
Non sarò accontentato perché non sono contemporaneo, mettiamola così.

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