Le pagelle del Portogallo - Bruno Fernandes "alla CR7". Decisivo Diogo Costa
Risultato finale: Portogallo-Uruguay 2-0
Diogo Costa 7 - Provvidenziale su Bentancur al 32'. Ancora di più al 79' sull'inserimento di De Arrascaeta.
Joao Cancelo 6,5 - Nella prima frazione l'Uruguay non attacca ed è lui a farsi vedere in avanti. Determinante con una diagonale difensiva su Suarez all'80'.
Ruben Dias 6 - Cavani e Nunes girano a largo per gran parte del match. Lui fa il suo e non sfigura.
Pepe 6 - Non sarà più atleticamente fresco come in passato, ma averci a che fare non è mai una cosa bella.
Nuno Mendes 6 - Partecipa al possesso palla costante dei suoi. Esce per infortunio. Dal 42' Guerreiro -
Bernardo Silva 6,5 - Formalmente gioca da mezzala ma in realtà funge da trequartista dietro le tre punte. Si scambia spesso la posizione con Bruno Fernandes.
William Carvalho 6 - Con tutto l'arsenale offensivo mandato in campo da Santos a lui tocca il ruolo del frangiflutti. Ma senza disdegnare le giocate in impostazione. Dall'82 Palhinha sv
Ruben Neves 6 - Lotta sulla mediana su ambo le fasi. Nella ripresa prende un colpo da Vecino e ne risente. Dal 69' Rafael Leao 6 - Si vede poco, ma riesce comunque ad aiutare la squadra nel momento di maggiore sofferenza.
Bruno Fernandes 7,5 - Pennella un pallone delizioso per la testa di Ronaldo. Ma il compagno non la tocca ed è suo il gol del vantaggio. Al 90' su rigore festeggia anche la doppietta personale.
Cristiano Ronaldo 6,5 - Ienato. Nell'espressione. Nella cattiveria con il quale si avventa su ogni pallone a disposizione. E anche sul gol del vantaggio di Bruno Fernandes che festeggia come se fosse davvero suo. Dall'82 Ramos sv
Joao Felix 5,5 - Un paio di buone occasioni. Troppo estemporaneo per essere davvero un pericolo. Dall'82 Matheus Nunes sv
Fernando Santos 7 - Nella prima frazione la sua squadra domina il gioco in lungo e in largo. Il suo 4-3-3 cambia costantemente in 4-2-3-1 o in 4-2-4 e questo manda in difficoltà l'Uruguay. Nella ripresa, però, la Celeste torna a farsi pericolosa, ma a quel punto si accende Bruno Fernandes. Ronaldo c'è, ma non morde. In ogni caso questa squadra è talmente profonda nella rosa e ricca di qualità in ogni reparto che l'ex fenomeno di United, Juventus e Real Madrid può anche permettersi il lusso di non determinare sempre da solo le sorti dei suoi.