Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Roberto Carlos, il sinistro come un bazooka. Che non difendeva (secondo Hodgson)

Roberto Carlos, il sinistro come un bazooka. Che non difendeva (secondo Hodgson)TUTTO mercato WEB
martedì 9 aprile 2024, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale. Miglior rappresentazione di Roberto Carlos, ex terzino di Inter e Real Madrid, sarebbe forse sbagliata. Mancino puro, diventato un'icona a Milano più per quanto non visto che per l'annata vissuta - con sette gol! - ai tempi di Roy Hodgson. Siamo a metà anni novanta e il tecnico inglese arriva e lo toglie dal ruolo di terzino per spostarlo più avanti. "All'Inter mi hanno messo a giocare anche in attacco. Nelle prime partite ho segnato molto, così mi hanno spostato più avanti. E lì soffrivo parecchio. Ho parlato col presidente per dirgli che non potevo giocare lì: io dovevo fare il terzino”.

Niente da fare, meglio la cessione. E non sarà indolore, perché la corsia mancina diventa una sorta di maledizione, almeno fino all'avvento di un altro brasiliano, Maxwell, certamente meno brillante ma abbastanza solido da tenere il passo. Roberto Carlos gioca una sola annata in nerazzurro, qualche grande punizione nel 1995-96, i gol e poi il trasferimento al Real Madrid. Eppure era già uno dei migliori giocatori del Sudamerica, avendo vinto per due anni il Brasileirao con il Palmeiras, facendo gol a ripetizione e trovando una maglia da titolare nella Seleçao.

Sicuramente una scelta errata, perché i nerazzurri puntano su Pistone. Lo stesso difensore spiegherà, qualche anno dopo, quanto successo. "È stato lui a volersene andare. La società ha deciso di lasciarlo andare, non è giusto e nemmeno sensato trattenere un giocatore che non vuole rimanere. Roberto Carlos era un fenomeno, ma la società ha preso quella scelta". Due Copa America, un Mondiale, tre Champions League con il Real Madrid, due intercontinentale, svariati premi. Roberto Carlos è stato probabilmente uno dei migliori calciatori della sua generazione, anche se all'Inter non è stato compreso fino in fondo, finendo la propria carriera all'Anzhi (in Daghestan) e poi in India. Oggi Roberto Carlos compie 51 anni.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile