Schirò, dall'Inter alla Carrarese per un debutto da favola

Il primo turno di Coppa Italia sta regalando le prime storie stagionali dei giovani calciatori che si affacciano per la prima volta al calcio dei grandi. Uno di loro ha pensato di bene di farlo regalandosi, dopo appena cinque minuti, il primo gol della sua carriera da professionista. Parliamo di Thomas Schirò, centrocampista classe 2000 di scuola Inter, che si è presentato timbrando subito il cartellino nella sua prima uscita con la maglia della Carrarese.

Debutto con gol - Nato a Novara, con sangue italiano e della Guadalupe nelle vene, Schirò è reduce dall'ultima stagione nel vivaio interista, una trafila conclusa indossando la fascia da capitano della Primavera di mister Madonna e col secondo posto nel Ranking LGI, grazie ai 7 gol messi a segno nelle 29 gare giocate tra campionato, Youth League e Coppa Italia Primavera. Protagonista in tutte le categorie, con una bacheca che comprende Scudetto e Supercoppa vinti con l’Under 17 e una doppietta di trofei ripetuta anche in Primavera (con l’aggiunta del Torneo di Viareggio 2018), Schirò ha dato il primo assaggio al calcio dei grandi con le panchine in Europa League agli ordini di Luciano Spalletti nel 2018/19, per poi spiccare definitivamente il volo pochi giorni fa. La Carrarese ha puntato su di lui, prelevandolo in prestito annuale, e alla prima gara ufficiale i toscani hanno subito riscosso i primi dividendi: al 5' del match di Coppa Italia contro l'Ambrosiana, Schirò ha segnato con un gran mancino dal limite il suo primo gol da professionista. Un segnale importante, per dare il buongiorno alla sua nuova avventura.

Sosia di Witsel - Centrocampista completo in grado di ricoprire praticamente tutti i ruoli della mediana, Schirò si è messo in luce sia come play in grado di sdoppiarsi tra la fase di costruzione e quella di interdizione che come mezzala e, all’occorrenza, anche come trequartista. Piede mancino, grande tecnica e buona visione di gioco, nel 2019/20 è cresciuto in maniera esponenziale anche sul piano della produzione offensiva nel corso dell'ultima stagione. L’anno supplementare nel vivaio gli ha permesso di completare uno sviluppo fisico che lo ha dotato di una struttura muscolare di alto livello, armonicamente disposta sui suoi 188 centimetri di altezza per un profilo che lo fa somigliare ad Axel Witsel. Silenzioso e professionale, affidabile e sempre disponibile a dare una mano ai compagni dentro e fuori dal campo, Schirò si è meritato la stima dell'Inter e la fiducia della Carrarese, che si aspetta grandi cose dalla sua prima annata tra i professionisti. Un futuro da vivere a ritmo di trap (il suo genere musicale preferito) per prepararsi a ballare sui palcoscenici del grande calcio.