Matteo Spinaccè: il prossimo alla corte di Inzaghi?

Dopo la sorprendente sconfitta esterna contro il Monza, l'Inter di mister Polenghi ha ritrovato immediatamente la vittoria nell'ultima partita di campionato giocata contro l'Udinese. Un'altra goleada (4-1), altri tre punti che permettono alla squadra nerazzurra di confermare il primato in classifica, mantenendo il Milan a distanza di due punti.

Nella grande vittoria dell'Inter bisogna segnalare il grande impatto avuto sulla partita da parte di Matteo Spinaccè, che subentrato a 15 minuti dalla fine sul risultato di 2-1 ha trovato la sua prima doppietta in campionato, fissando il punteggio sul 4-1. Una continuità fuori dal comune quella dell'attaccante nerazzurro, che con i due gol realizzati domenica scorsa si conferma come uno dei centravanti più letali del girone B. Due guizzi da area di rigore, un marchio di fabbrica più che riconoscibile, che gli hanno permesso di raggiungere quota dieci gol in stagione. E i suoi numeri continuano ad essere alimentati, giornata dopo giornata. Se è vero che l'Inter non ha nessuna intenzione di abbandonare il primo posto, Spinaccè è diventato un giocatore letteralmente incontenibile dal punto di vista realizzativo. Una cosa è certa: quando lui segna, l'Inter vince. Infatti, la percentuale di successo grazie alle sue reti è pari al 100%.

La stagione di Spinaccé parla da sola: 17 partite, 10 gol e 4 assist. Un giocatore chiave nel gioco dell'Inter al di là delle reti messe a segno, perché diventa subito il punto di riferimento nel gioco offensivo. I quattro passaggi vincenti dimostrano quanto sia importante il suo ruolo all'interno della manovra interista: ovunque giochi, che sia attaccante centrale o seconda punta, fa sempre bene. La sua crescita è ancora in divenire e i suoi colpi fanno impazzire tutti: un giocatore come lui serve come il pane a questa squadra. Inoltre, l'importante rendimento non è passato inosservato al mister dell'Under 18 Zanchetta, che in un paio di occasioni gli ha dato la possibilità di mettersi in mostra con i più grandi, seppur solo per qualche spezzone di gara.

Che parta dal primo minuto o dalla panchina, lui risponde sempre con gol e prestazioni, trascinando la squadra e diventando sempre più un punto di riferimento in campo e negli spogliatoi.