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Braida in D e Ibra dirigente al Milan: i controsensi del calcio. Palermo-De Sanctis: non c’è feeling! Frosinone in risalita, Angelozzi una garanzia

Braida in D e Ibra dirigente al Milan: i controsensi del calcio. Palermo-De Sanctis: non c’è feeling! Frosinone in risalita, Angelozzi una garanzia TUTTO mercato WEB
© foto di FEDERICO SERRA
Oggi alle 07:00L'occhio del DS
di Rino Foschi
Direttore sportivo, classe '46. In passato dirigente di Hellas Verona, Genoa, Torino e Palermo. Tra le sue scoperte Adrian Mutu, Sebastian Frey, Edinson Cavani, Andrea Barzagli e molti altri talenti. Ora editorialista per TuttoMercatoWeb.com.

Momento complicato per il Milan. Lo sfogo di Fonseca dei giorni scorsi non mi trova d’accordo ma lo capisco. Il nuovo Milan non ha dirigenti all’altezza della storia rossonera. Ibrahimovic non ha niente a che fare con il lavoro che sta facendo. È stato un campione, ha indossato la maglia rossonera con grande merito e grandi risultati ma quello è il passato. Vedo direttori sportivi importanti in C. Poi penso che Braida è nei dilettanti a Ravenna dopo trent’anni di Milan e l’esperienza al Barcellona e vedo che Zlatan Ibrahimovic è un dirigente rossonero: i controsensi del calcio. Ibra non può pensare di gestire un allenatore come Fonseca che si sta prendendo delle colpe che non ha. Il Milan aveva Maldini e Massara e insieme formavano una coppia perfetta. Poi saltati loro si sono inventati Ibrahimovic. Con tutto il rispetto per il suo passato calcistico, fare il dirigente è tutta un’altra cosa.

Sorride l’Inter che ha battuto la Lazio 6-0. È la squadra più accreditata per la vittoria del campionato. La sconfitta per 0-6 è pesante ma la Lazio veniva da un momento straordinario. Sono partite che possono capitare. La Lazio si rialzerà.

A Roma torna Federico Balzaretti. L’ho avuto come calciatore nel Palermo, è un ragazzo eccezionale, un professionista serio. Darà una mano, la Roma prende un profilo italiano, magari è ancora inesperto ma conosce l’ambiente. Alla Roma però piuttosto che Ghisolfi servirebbe un direttore sportivo importante.

Grande caos a Palermo in Serie B. La squadra era partita con grandi ambizioni, la proprietà è importante ma ha diverse società e il Palermo non rappresenta la priorità. Questo gruppo ha messo insieme dei dirigenti. L’anno scorso c’era un direttore sportivo come Leandro Rinaudo che nel complesso non ha fatto male. Cambiando lui si è andati su un direttore sportivo come Morgan De Sanctis che personalmente non ho mai visto lavorare, non so come sia. Mai prima un direttore sportivo a Palermo era stato contestato così apertamente dal pubblico come accaduto domenica, vuol dire che non ha creato feeling con l’ambiente e non ha fatto niente per crearlo. Per me la contestazione verso il direttore sportivo a Palermo è una novità: prima, durante la mia esperienza e dopo di me non l’ho mai sentita. De Sanctis deve farsi delle domande su come si è proposto nel contesto. Se vai a lavorare nel Palermo devi saper gestire tante cose: il gruppo, la piazza, la stampa e tanto altro. Evidentemente non lo sta facendo bene.
I risultati poi non aiutano. C’è Brunori la cui situazione è sempre poco chiara, è un calciatore importante e non gioca. Poi qualche acquisto non ha fatto vedere il suo valore. L’assenza di Brunori e lo scarso impatto di Le Douaron e di qualche altro nuovo acquisto stanno complicando le cose. E l’allenatore si ritrova a gestire un gruppo incompleto. Ho letto che la squadra è andata in ritiro: non l’avrei fatto così lungo.

Sabato il Palermo sfida il Sassuolo del mio amico Fabio Grosso che sta dimostrando tutte le sue capacità. Fabio ha in mano una grande squadra ed è un grande allenatore. Il Sassuolo sta facendo grandi cose, la classifica è dalla sua. La formazione neroverde è partita con ambizioni serie e le sta rispettando. Società, dirigenza con Carnevali e allenatore importante: il Sassuolo ha tutto per tornare in alto.

Prove di risalita per il Frosinone. Piano piano tornerà in alto. L’inizio non è stato facile. Ma tutti conosciamo esperienza e capacità di Guido Angelozzi. Si riprenderà per tornare competitivo.

Manca poco all’inizio del mercato di riparazione: si guarda prima ai bilanci. Passione ed entusiasmo non esistono più. Prima i conti. Non aspettiamoci calciatori importanti a gennaio ma rinforzi funzionali e che non facciano sforare i vari budget.

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