Sta nascendo il nuovo Napoli di Conte: due moduli provati a Dimaro. E 4 azzurri parlano
Nel quarto giorno di ritiro a Dimaro altre prove tattiche per il nuovo Napoli di Antonio Conte. In mattinata la squadra aveva allenato la fase di possesso, con un lavoro in costruzione 3+2 e anche sugli inserimenti offensivi e quindi sulla finalizzazione. Nel pomeriggio, invece, la squadra si è divertita con una partitina a pressione a metà campo e poi con alte prove tattiche, in cui oltre a provare il 3-4-2-1 Conte ha lavorato anche sul 4-2-3-1.
In serata, poi, quattro azzurri hanno parlato con i tifosi in un incontro organizzato con i tanti supporters arrivati nella sede del ritiro estivo. Matteo Politano il più sollecitato dalla gente: "Sappiamo che quest'anno è dura, soprattutto il ritiro perché col mister si lavora tanto. Dobbiamo dare tutto noi stessi per prepararci al meglio alla stagione. Il mister è sempre uguale, è sempre carico negli allenamenti, speriamo che anche i risultati saranno quelli che ha avuto con l'Inter.
Appello a Osimhen per rimanere? Non dipende solamente da noi. Noi conosciamo l'importanza di Osimhen, ma a volte bisogna accettare le scelte di un proprio compagno. Per il momento è ancora qui, ce lo godiamo finché ci sarà. Cambiato l'umore? Sì, assolutamente. Siamo partiti bene, c'è grande entusiasmo. Sappiamo com'è andata l'anno scorso, quindi ora dobbiamo cambiare atteggiamento tutti e fare un altro tipo di campionato.
Di Lorenzo? Io l'ho sentito, Giovanni è tranquillo e sereno, ha fatto la scelta migliore a rimanere qui. E' il nostro capitano, è amato da tutti, per cui è stata una decisione giusta. Ora è in vacanza, tornerà carico com'è stato due anni fa. Europeo? E' normale che sia stato dispiaciuto, ma è andata così e lavorerò per il prossimo Mondiale".
Anche Amir Rrahmani è intervenuto allo stesso incontro: "Sappiamo che tutti dobbiamo lavorare forte per tornare dove dobbiamo tornare. All'inizio non stiamo facendo tanto lavoro sul gioco, facciamo più lavoro fisico. Rafa Marin? E' stato scelto dal nostro direttore e dal nostro allenatore, quindi deve essere per forza forte. Si vedono già le sue qualità, sicuramente è un giocatore forte.
Conte? Il fatto che è stato allenatore di tante grandi squadre, in cui è complicato allenare e arrivare, parla da sé. Difesa a tre? Ognuno di noi deve seguire le indicazioni del mister. Normalmente serve un po' di tempo per automatizzare i movimenti e le scelte, l'unica cosa che possiamo fare ora è lavorare, cercare di capire cosa vuole il mister e metterlo in campo.
Di Lorenzo? Aspettavamo tutti quel chiarimento perché è il nostro capitano, siamo contenti che resti qui con noi. Difesa a tre? Penso che mi troverò bene, vediamo. Il più forte contro cui ho giocato? Uno l'abbiamo in squadra, è Osimhen, ma anche Rashford del Manchester United".