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Italia, al via la missione Svizzera. Le ultime da Iserlohn tra allenamenti e dichiarazioni

Italia, al via la missione Svizzera. Le ultime da Iserlohn tra allenamenti e dichiarazioniTUTTO mercato WEB
giovedì 27 giugno 2024, 00:34I fatti del giorno
di Tommaso Bonan

L'Italia è tornata in campo nella giornata di ieri, due giorni dopo il pareggio contro la Croazia. Primo allenamento per gli Azzurri in vista del match contro la Svizzera aperto al pubblico (circa 300 tifosi sugli spalti). In campo sono scesi coloro che non sono partiti dal primo minuto e Lorenzo Pellegrini che ha giocato solo 45 minuti. Gli altri dieci titolari hanno fatto cyclette per dieci minuti, poi sono rientrati negli spogliatoi e successivamente sono andati su un campo secondario per svolgere lavoro di scarico. Dimarco l'unico che, a differenza degli altri nove, ha evitato di svolgere la corsa defaticante restando in palestra sulla cyclette. Subito partitella per gli Azzurri contro una selezione giovanile del Borussia Dortmund. Spalletti li ha schierati così: (3-4-2-1) - Meret; Gatti, Mancini, Buongiorno; Bellanova, Frattesi, Fagioli, Cambiaso; Pellegrini, Chiesa; Scamacca.

Con la selezione giovanile del Borussia Dortmund sono partiti Vicario, Cristante, Folorunsho, El Shaarawy e, a partitella in corso, è entrato Mattia Zaccagni. Quest'ultimo dopo aver svolto il riscaldamento in campo col resto della squadra ha iniziato a svolgere un lavoro differenziato salvo poi entrare in campo durante una pausa. In quella occasione, Spalletti ha anche spostato Pellegrini tra i ragazzi del Dortmund e Cristante nell'undici dell'Italia. Successivamente, è toccato anche a Chiesa e Cambiaso andare coi ragazzi della squadra tedesca con El Shaarawy e Zaccagni spostato tra i titolari. La partitella è finita 4-0, doppiette di Zaccagni e Frattesi.

Fuori dal campo, nel frattempo, è già iniziata la sfida a distanza con le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti attesi. Su tutti, Stephan El Shaarawy che ha parlato così in conferenza stampa:

Cosa vi ha regalato il finale di Lipsia?
"Sicuramente una grande emozione, un gol al 98esimo di dà una grande gioia. Ci ha dato consapevolezza sul fatto che questa squadra non muore mai, fare gol nel recupero non è una fortuna, ma è una qualità da squadra che ci crede fino all'ultimo. Quella di lunedì non è stata una gara eccezionale dal punto di vista della qualità a differenza di quella con l'Albania, ma c'è stato grande impegno e la qualificazione a mio avviso è meritata".

Buffon ha detto all'inizio che ci hanno sottostimato, Gravina che siamo una squadra normale. Voi cosa credete?
"Credo ci sia grande aspettativa e pressione perché siamo una squadra forte che può arrivare fino in fondo, l'Italia è campione in carica e ci sono grandi aspettative e pressione. Questa squadra è composta da grandi giocatori e grandi uomini, che sanno fare gruppo, soffrire e gioire insieme. Siamo una squadra di grande qualità che può fare bene. L'abbiamo dimostrato nella prima partita, nelle altre due potevamo fare meglio in termini di qualità e coraggio, ma questa squadra può dire la sua. Dobbiamo avere l'ambizione di poter dire la nostra in questo torneo".

Perché con la Spagna e con la Croazia abbiamo assistito a momenti in cui sembriamo contratti?
"Secondo me in alcune circostanze abbiamo avuto poco l'ambizione di giocare. Ma questa è una squadra di grande qualità, siamo mancati un po' nel coraggio e nell'ambizione di andare a far male gli avversari. Spalletti ci chiede un calcio offensivo, propositivo, sono un po' mancati questi aspetti e su questo dobbiamo un po' migliorare".

Che tipo di squadra è questa Italia?
"Ciò che ci chiede il mister è cercare molto il palleggio, fraseggiare con gli interni di centrocampo e poi andare sugli esterni. Contro la Croazia c'è un po' mancato e magari con un passaggio in meno potevamo ricercare subito gli esterni. Cerchiamo di fare ciò che ci chiede, a volte è venuta meno ma l'idea è quella. Io sono sempre pronto per fare tutto, il mister mi ha provato esterno alto a sinistra e a destra, quarto di centrocampo e anche quinto. Mi adatto alle sue esigenze ma so che anche giocando poco posso risultare decisivo come è capitato a Zaccagni. Dobbiamo farci trovare pronti e con la coscienza sono apposto perché sto facendo il massimo".

Spalletti ha detto che errori basici avvengono per troppo attaccamento, tu come lo spieghi?
"Da un lato è anche positivo, quando un giocatore indossa questa maglia vuole strafare e fare il meglio per questa Nazionale. A volte si cade nella foga di voler fare troppo e si è poco lucidi, a livello qualitativo non è nemmeno semplice, ma dal punto di vista dell'impegno e della disponibilità c'è stato tutto. Poi è chiaro che si può migliorare, questa è una squadra di giocatori seri che si stanno allenando al massimo".

Yakin ha detto che non è preoccupato per l'Italia, cosa pensi delle sue parole? Chi deve essere preoccupato?
"Nessuna squadra è contenta di giocare contro l'Italia, abbiamo una grande storia calcistica e non è mai semplice giocare contro di noi. L'abbiamo dimostrato anche con la Croazia, questa è una squadra che non molla e cerca di fare gol. Anche con la Spagna abbiamo provato a giocare a viso aperto e loro sono stati più bravi, ma l'ambizione deve essere quella, abbiamo le possibilità per farlo. Cercheremo di proporre un calcio offensivo e propositivo anche con la Svizzera, vogliamo arrivare in fondo perché vincere è il nostro obiettivo".

Spalletti ti sembra più teso del solito? Preferite giocare a tre?
"A tre o a quattro per me cambia poco. Nascendo esterno, io mi trovo meglio nel 4-3-3. La squadra ha detto a Spalletti che si trova meglio a tre? Più del modulo, bisogna parlare di come ci approcciamo la gara, secondo me possiamo migliorare molto nei duelli, nell'uno contro uno. Spalletti lo vedo carico nel modo giusto, esigente sicuramente perché pretende, ma positivo in quello che è il nostro percorso. E' fiducioso per quella che è la squadra e quello che noi possiamo dare a lui".

Come blocco Roma siete secondi, però a eccezione di Pellegrini state trovando poco spazio. Come lo state vivendo? Ha rinnovato De Rossi con la Roma, cosa ne pensi?
"Sono molto contento del rinnovo di De Rossi, con lui ci siamo trovati subito bene e come allenatore s'è dimostrato immediatamente molto competente e capace. Noi la stiamo vivendo bene, siamo veramente un bel gruppo che si diverte e sa stare insieme. Pensavate di giocare un po' di più? Sono scelte che fa il mister, Mancini è stato abituato a giocare sempre con la Roma, come Bryan e Lorenzo, e tutti si allenano a mille. Le scelte sono del mister, noi ci stiamo allenando forte in attesa della chiamata. Questo è un gruppo molto serio e professionale".

Metà squadra della Svizzera gioca in Italia, è un vantaggio per loro o per voi? Che gara ti aspetti sabato?
"Mi aspetto un ritmo molto alto, lo hanno dimostrato con la Germania. Sono andati tanto forte, hanno giocatori di gamba e grande qualità. Poi sono ottavi di finale, è sempre una gare tosta e servirà attenzione ai dettagli. Nei video vediamo che tanta differenza la fanno i particolari, le scalate e i metri che fai per recuperare palla. Siamo pronti a questo".

Avete buttato un occhio sul lato del tabellone? Il percorso sembra interessante
"Sì interessante, ma difficile. Anche le squadre meno di nome hanno dimostrato di essere molto organizzate, di riuscire a far male alle favorite. Non ci sono partite semplici, a partire dalla gara contro la Svizzera. L'Albania fino a pochi minuti dalla fine era dentro il girone, non è mai semplice a questo livello perché ci sono ritmi sempre molto elevati. Ma questo è, siamo pronti per affrontare qualsiasi tipo di gara".

Hai esordito in Nazionale dodici anni fa. Hai qualche rimpianto per non essere tra i top vista la tecnica che hai?
"Ognuno di noi punta sempre al massimo. Ho qualche rimpianto, potevo fare qualcosa in più, ma ho sempre cercato di dare il massimo per quello che era nelle mie possibilità. Essere qui oggi è sicuramente un grande privilegio: volevo esserci e ci sono riuscito, anche se non sto giocando. E' una grande soddisfazione essere presente nella squadra e sono contento di questo".

Queste invece le parole del ct della Svizzera, Murat Yakin: "Abbiamo seguito molto attentamente la partita dell'Italia analizzando tattica e strategie. Nei prossimi giorni approfondiremo la valutazione dell'avversario nel dettaglio, e sinceramente non vediamo l'ora di affrontarli".

Pensate di essere sfavoriti?
"In realtà non vogliamo preoccuparci più di tanto della squadra di Spalletti, e penso che sia vero il contrario: è l'Italia a doversi preoccupare di come giochiamo visto che le cose per noi stanno funzionando bene".

Che idea si è fatto dell'Italia?
"L'Italia ha iniziato le prime due partite con tattica e giocatori diversi rispetto alla terza, quando ha scelto una strategia più difensiva visto che erano i croati a essere obbligati a vincere. Una volta sotto gli Azzurri hanno cambiato pelle e sono riusciti a pareggiare. Sono imprevedibili, ma siamo preparati. Anche sotto l'aspetto mentale: abbiamo qualità ed esperienza sufficienti per sopravvivere a una partita come questa".

Donnarumma l'ha impressionata in queste prime tre partite giocate all'Europeo?
"È stato preciso ed efficiente quando è stato chiamato in causa, contro la Croazia oltre al rigore ha preso altre due o tre palle impossibili, ma abbiamo elementi in grado di impensierirlo".

Remo Freuler conosce bene il prossimo avversario della sua Svizzera. Da tanti anni protagonista della nostra Serie A, il centrocampista ha parlato a pochi giorni dalla sfida degli ottavi di finale di Euro 2024: "Il calcio è cambiato, nessuna squadra ha perso con uno scarto enorme. Ricordo risultati tipo 7-1, ormai non ci sono più perché tutti sanno giocare e difendere", ha detto ai microfoni di RSI il calciatore del Bologna: "L'Italia è sicuramente favorita, noi non ci sentiamo inferiori e non c'è più differenza come dieci anni fa. Ce la giocheremo ma dobbiamo stare attenti fino alla fine, perché chiaramente non possiamo vincere 3 o 4 a zero. Dobbiamo lottare fino all'ultimo, mostrando la giusta mentalità".

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