Derby e quarti di Coppa Italia all'Empoli. La Fiorentina ribatte ma perde ai rigori
Alla fine è l’Empoli a far festa e ad aggiudicarsi il derby contro la Fiorentina, una partita iniziata con le dediche d'affetto a Bove e finita nella tensione dei rigori. Festa doppia per gli azzurri: oltre alla quasi stracittadina vinta, infatti, staccano anche il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, in cui affronteranno la vincente tra Juventus e Cagliari. Serve la lotteria per determinare la vincente dell’ottavo in salsa toscana, dopo il 2-2 maturato nei 90 minuti più recupero. Nella serie conclusiva prima sbaglia Ekong, poi però i successivi errori di Ranieri e di Kean spalancano la strada verso il successo all’Empoli.
Palladino nella sua analisi riavvolge il nastro anche ai giorni precedenti e alla vicenda Bove: "Abbiamo vissuto tre giorni col pensiero sempre verso Edo e a livello emotivo ci ha tolto qualcosa sicuramente. La squadra nel primo tempo era contratta, non serena, abbiamo fatto errori che di solito non facciamo. I ragazzi ce l'hanno messa tutta, non rimprovero nulla. Nel secondo tempo poi abbiamo metabolizzato e la prestazione è stata ottima: creato tanto, abbiamo messo in difficoltà e ribaltato l'Empoli. Peccato aver preso il secondo gol simile al primo. Sembrava una partita un po' stregata, dispiace uscire".
D’Aversa invece tratteggia quella che per il suo club è una notte storica: "Oggi nel secondo tempo è uscita la Fiorentina ma ci siamo rimasti dentro, ci abbiamo creduto e abbiamo passato il turno. I rigori sono una lotteria ma bravi. Avevamo tanti ragazzi e un'età media di 23-24 anni: abbiamo battuto i rigori sotto la curva della Fiorentina come da richieste di Lega, la serata rimarrà nella storia del nostro club".