Fagioli: "Sette mesi fa sono rinato. Anche io sorpreso per la convocazione..."
15.25 - Con Luciano Spalletti, ci sarà il centrocampista Nicolò Fagioli a presentare la sfida di domani Italia-Turchia, il primo dei due test amichevoli per la nostra Nazionale prima di Euro 2024.
15.32 - Ha inizio la conferenza stampa di Fagioli.
Quanto hai sperato mentre ti allenavi in solitaria di essere qui? Quanto speri di essere all'Europeo?
"Mi sono sempre allenato per tornare in campo per le ultime due gare della Juventus e poi per essere a disposizione della Nazionale di Spalletti. Questi sette mesi sono stati molto lunghi, per fortuna la gara col Bologna l'hanno spostato al lunedì e ho giocato due gare. Per me è già una grande emozione essere qui tra i trenta, spero di rientrare tra i 26".
In questi giorni Spalletti ha parlato molto di riaggressione, è un calcio che preferisci questo?
"Nel calcio di oggi è importante saper fare più cose, noi dobbiamo essere in grado di svolgere più cose anche con sistemi di gioco differenti".
Hai avuto un po' di imbarazzo nei confronti di Locatelli?
"Anche io sono rimasto sorpreso per la convocazione dopo sette mesi fuori dai campi. Sono un amico di Locatelli, gli voglio bene: sarà dispiaciuto per non essere stato convocato, io gli ho parlato e gli ho detto che meritava anche lui di essere qui. Gli sono vicino in questo momento, ma ora mi concentro su questa avventura per superare il taglio".
Cosa ti ha colpito dell'incontro con Spalletti?
"L'ho incontrato in campo lo scorso anno quando allenava a Napoli, poi l'ho conosciuto durante un allenamento della Juventus che è venuto a vedere. A marzo mi ha chiamato per chiedermi come stavo, poi la sera prima della finale di Coppa Italia ci siamo fermati a parlare. In quella occasione mi disse che mi avrebbe guardato nelle ultime due partite".
Quando hai saputo che saresti venuto qui?
"L'ho saputo su internet, io non ci credevo. Quando sono stato convocato è stata una emozione fantastica, farò il massimo per essere tra i 26".
TMW - Come stai dal punto di vista emotivo? Dei numeri 10 visti stamattina chi è il tuo idolo?
"Dal punto di vista mentale sto molto bene, ho lavorato sette mesi. Sto vivendo al massimo questa settimana prima delle convocazioni, ogni momento per me è bellissimo come quello di stamattina insieme a cinque grandissimi numeri 10. Essendo juventino Del Piero, ma amo tutti quei giocatori lì perché hanno scritto pagine importanti per la Nazionale".
Cosa puoi garantire?
"Devo essere me stesso e godermi al massimo questa esperienza, dando tutto me stesso".
Cosa pensi della Turchia?
"Sarà una partita difficile, la Turchia è una squadra molto forte. Per l'Italia non deve essere mai un'amichevole. Calhanoglu? Quest'anno ha dimostrato di essere tra i 3-4-5 migliori al mondo, è stato tra i pochi a parlarmi dopo la squalifica, l'ho visto diverse volte, una persona fantastica".
Cosa puoi dire all'Under 17 in finale all'Europeo?
"Gli auguro di vincerlo l'Europeo, io purtroppo persi in finale nel 2018 contro l'Olanda..."
Pensi di poter diventare il 10 della Nazionale?
"E' quasi impossibile paragonarsi a loro, sono stati campioni assoluti. La tecnica che avevano era la loro maggiore qualità e anche io tecnicamente posso dare tanto, anche se non dico quanto loro. Sono stati idoli e campioni e tutt'ora li vedo così".
Sarebbe una rinascita tornare tra i 26?
"La mia rinascita c'è stata sette mesi fa quando mi hanno squalificato, in quella occasione ho capito cosa mi è successo e sono tornato a fare la mia vita normale. Ovviamente, sarebbe una emozione fantastica, una soddisfazione enorme ritrovarsi nella lista dei 26".
Dove ti piace giocare?
"Mi sono allenato di più davanti alla difesa, anche se posso giocare pure in un centrocampo a due o come mezzala".