Di Biagio: "Spalletti non sufficiente contro la Croazia. Calafiori? Non è un centrale"
"Croazia-Italia ci dice tanto. Abbiamo giocato con paura, soprattutto il primo tempo in cui non avevamo idee, c’era tanto disordine". Luigi Di Biagio, ex centrocampista di Roma e Inter, ma anche dell'Italia, oltre che ex ct dell'Under 21 degli Azzurri, è intervenuto così ai microfoni di TvPlay per parlare della Nazionale: "Non mi è piaciuta la mentalità, ma sicuramente non sono state idee inculcate da Spalletti che vuole tutt’altro. Abbiamo fatto un ottimo secondo tempo dopo che abbiamo subito il gol. Spalletti sta ascoltando molto i suoi ragazzi, perché secondo me non è convinto del 3-5-2, ma usa questo modulo per far sentire più sicuri i calciatori. Il rumore dei tifosi ti arriva, puoi estraniarti, ma i giocatori sentono la pressione. Mi sono emozionato al gol di Zaccagni. Lui ed El Shaarawy, con tutto il rispetto per Cambiaso, sono più pronti per giocare quest’Europeo".
Che cosa manca?
"Non abbiamo giocato bene contro la Croazia; contro la Spagna sono stati fatti accorgimenti tattici rispetto alla prima gara, c’erano dei meccanismi diversi. Spalletti aveva un po’ paura di Pedri e voleva vedere qualcosa di diverso. In questo momento dobbiamo essere coraggiosi, dominanti, non è il modulo il problema. Bisogna essere coraggiosi, come Calafiori che entra palla al piede e punta l’avversario. Pellegrini deve fare di più, è troppo timido, dev’essere più incisivo perché ne ha le possibilità. Ha tutto per fare molto di più".
Come lo vede Calafiori a questo Europeo?
"La prestazione di Calafiori è da 6,5. Ma visto quello che ha fatto all’ultimo minuto, il suo voto sale a 7,5. Quella lettura è da giocatore vero. Calafiori ha tagliato una linea con quell’ultimo passaggio e ha dato la possibilità a Zaccagni di calciare. Se avesse allargato la palla 2 secondi prima, Zaccagni avrebbe dovuto saltare un uomo prima di calciare. Fosse stato convocato Acerbi, Calafiori non avrebbe giocato. Ci sarebbe stato il blocco Inter con Bastoni, Acerbi, Darmian. A volte ci sono degli incastri ed escono giocatori rivelazione".
Chi farebbe giocare in attacco?
"Se non giochi negli ultimi 30 metri del campo, non puoi far giocare Raspadori e Retegui. Scamacca è stato messo da parte nell’ultima partita perché non è piaciuto nelle prime due gare. Gianluca è fortissimo, ma non ha fatto lo step da giocatore buono a campione. Aspetto da lui almeno 2-3 gol in questo torneo. Contro l’Albania ha offerto 4-5 assist; contro la Spagna l’intera squadra ha sofferto. Appena Scamacca e Pellegrini sbagliano, tutti li criticano. Abbiamo rotto le scatole a Immobile per 10 anni... È complicata la situazione. Scamacca ha potenziale per diventare un giocatore internazionale. Quest’anno è stato bravo Gasperini a plasmarlo".
Spalletti ha preparato bene Croazia-Italia?
"No, non gli do la sufficienza. Già dalla prima partita non ho capito perché non ha messo El Shaarawy, che è un giocatore affidabile e con esperienza. Poi se non lo mette, ha i suoi motivi perché non stiamo lì in ritiro. E poi pensavo che Zaccagni potesse essere impiegato titolare già dalla prima partita. Anche lui affidabilissimo".
Dove giocherà Calafiori in futuro?
"Lo voglio vedere all'Inter, al Milan o alla Juventus. Si valutano soprattutto nei momenti più difficili. Dimarco e Di Lorenzo stanno giocando male, vediamo come ne escono. Calafiori ha talento, ma per me non è difensore centrale perché lascia sempre un paio di situazioni a favore degli avversari. Pellegrini ha fatto un finale di stagione importante con la Roma. Ci aspettiamo per questo motivo qualcosa in più da lui".
Rabiot all'Inter sarebbe una buona soluzione?
"Non avrebbe senso, a causa della tipologia di giocatore. Sarebbe un Frattesi in più. E poi Frattesi non giocherebbe. Se Calhanoglu andrà via, ci sarà bisogno di un play. E poi Asllani potrebbe trovare spazio".