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Mancini ha tradito la Nazionale per i soldi degli sceicchi. Doveva essere esonerato dopo la mancata qualificazione Mondiale. Ora Spalletti. Per Gravina una nuova sconfitta. Messi e CR7 protagonisti nel calcio senza storia.

Mancini ha tradito la Nazionale per i soldi degli sceicchi. Doveva essere esonerato dopo la mancata qualificazione Mondiale. Ora Spalletti. Per Gravina una nuova sconfitta. Messi e CR7 protagonisti nel calcio senza storia.TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 14 agosto 2023, 18:03Editoriale
di Luca Calamai

Che “autogol” quello di Roberto Mancini. Tradire la Nazionale per i soldi degli sceicchi è un qualcosa di incomprensibile. Di inaccettabile. Si sapeva che l’ormai ex cittì era stanco dei colori azzurri. Ma perché non si era dimesso dopo la mancata qualificazione per i Mondiali? Perché non aveva l’assegno giusto in mano? E perché pochi giorni fa in cambio di un importante aumento di stipendio ha accettato di diventare il coordinatore della squadre azzurre? Stava aspettando l’offerta faraonica? Questa imbarazzante decisione di Mancini è una pugnalata al nostro calcio. Un’altra picconata alla credibilità del movimento. Mancini doveva andarsene o doveva essere esonerato dopo aver fallito la qualificazione Mondiale. Un clamoroso errore di Gravina. Ora la speranza è che la Federcalcio si attivi immediatamente per portare Luciano Spalletti a Coverciano.

E che gli dia carta bianca per ricostruire un progetto vero per il nostro calcio sempre più malandato. Serve un cambio di passo. Serve un uomo che abbia idee, e coraggio. Ma deve avere forza. Tutta la forza di cui ha bisogno. In questo momento credo che anche il presidente Gravina debba fare uan riflessione. Dopo il disastro delle azzurre al Mondiale ora arriva questo tradimento di Mancini. E’ troppo chiedere un esame serio della situazione? E’ troppo chiedersi se Gravina è ancora la figura giusta per gestire questo movimento complicato? Nessun processo sommario ma solo tante domande. Che ritengo legittime. Non può essere l’Italia del pallone. Vorrei che anche il ministro dello sport Abodi cercasse di avere risposte. Nessuno può voltare la faccia altrove. Ci sono una storia e un prestigio da difendere.

Non mi appassionano neppure altre vicende di gran moda del momento. Messi sta spopolando negli Stati Uniti e CR7 ha vinto la Champions araba con l’Al Nassr. Quelli che sono stati per una vita i due padroni del calcio mondiale, duellando ogni anno per la conquista del Pallone d’Oro sono ora protagonisti in realtà senza storia. Dove comandano i soldi. Dove le emozioni si comprano proponendo figurine. Dove vincere non regala valore, non alimenta la tua leggenda. Non riesco ad emozionarmi per i gol di Leo e Cristiano. Così come da innamorato di basket non sono mai riuscito ad entusiasmarmi nel vedere le partite degli Harlem Globe Trotter. Anzi, per certi versi provo tristezza nel vedere Messi e CR7 esibirsi su palcoscenici di questo genere. Non so quanto durerà l’effetto-sceicchi. Anni fa si pensava che fosse la Cina la nuova frontiera e avete visto come è finita. Sono curioso di vedere gli ascolti televisivi italiani del campionato arabo.
Nel frattempo, come dicevamo, non c’è tanto da stare allegri (con la “a” minuscola) neppure vedendo i problemi economici che tormentano il nostro calcio. Ci siamo illusi che aver portato tre squadre nelle tre finale di Coppe (le abbiamo perse tutte…) fosse il segnale che la crisi era alle spalle. Errore. Siamo dentro la crisi. Basta vedere il problema che ha l’Inter a trovare un centravanti vero con il modesto budget che ha a disposizione o l’imbarazzo della Roma nel vedersi sfuggire di mano alcuni obiettivi (vedi Beltran) dovendo poi accontentarsi di uno Zapata che è nella fase finale della sua carriera. Chissà quando esploderà Mourinho. Anche la Juve deve fare i conti con un portafoglio vuoto. Oltre che con l’assurda richiesta di Allegri di rinunciare a Vlahovic per Lukaku. Lo scenario complessivo racconta un calcio intristito. Impoverito. Se il Napoli come sembra riesce a tenere Osimhen sarà ancora la squadra da battere nel campionato che partirà in questo fine settimana.

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