Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il pagellone di Serie A: quanti flop. Milan da pazzi. Inter, 7 pieno. Delusione romane, disastro Juve

Il pagellone di Serie A: quanti flop. Milan da pazzi. Inter, 7 pieno. Delusione romane, disastro JuveTUTTO mercato WEB
lunedì 23 maggio 2022, 08:22Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Questa volta, però, ci siamo divertiti. Tutto bellissimo, fino all’ultimo respiro. Non ci sono stati festeggiamenti dal divano e non abbiamo chiuso la stagione a 5 giornate dalla fine. Merito soprattutto della Juventus che non riesce più a dominare. Il Milan ha fatto qualcosa di pazzesco. Bene, comunque, l’Inter. Romane da rivedere. Napoli, col braccino. In basso Cagliari e Genoa da denuncia penale per come si sono suicidate. A voi, i voti. Ovviamente rapportati agli obiettivi stagionali.

ATALANTA VOTO 5
Che delusione. Non sappiamo se sia finito il ciclo ma sicuramente è finita la benzina. Complici anche i tanti infortuni, dalla cessione societaria si rotto il giocattolo. Fine dell’era Gasperini. Continuare sarebbe un errore. L’Atalanta ha perso fame e ambizione. Il finale di stagione da 4 in pagella.

BOLOGNA VOTO 6,5
Hanno onorato sempre il campionato, hanno onorato Sinisa e anche se non hanno vinto una Coppa o strappato una qualificazione europea hanno dimostrato, a Bologna, di non essere italiani. Grande campionato e grandi prove d’orgoglio. Hanno cucito sul petto rossonero il tricolore. Sartori arriva per dare nuove e importanti ambizioni al club.

CAGLIARI VOTO 3
Un cero a Pozzo avrebbe dovuto portare e addirittura non sfrutta il colpo dell'Udinese a Salerno. Senza senso tutto quello che hanno combinato a Cagliari. Gestione indecente per tutta la stagione. Giulini principale colpevole della disfatta. Retrocessione senza appello. Cagliari e i sardi meritano qualcosa di più e di meglio. Frase fatta ma sempre attuale. Hanno fatto un disastro. Prima a dare le chiavi dello spogliatoio ai sudamericani, a gennaio gliele hanno tolte, hanno mandato via Semplici che poteva comunque salvarli per prendere e ripudiare Mazzarri. Insomma, peggio di così avrebbero fatto molta fatica. Grandi responsabilità anche di Capozucca che una volta sapeva gestire queste situazioni di emergenza.

EMPOLI VOTO 6,5
La squadra ha sempre giocato bene a calcio e qui c’è tutto il merito di Andreazzoli. Società seria e solida con valori e giovani importanti. Mai a rischio retrocessione ha fatto un gran campionato.

FIORENTINA VOTO 7
Italiano riporta Firenze in Europa e, ancora una volta, al primo anno raggiunge subito l’obiettivo. La viola fa cassa a gennaio con Vlahovic con la società che gestisce benissimo il suo trasferimento. Prende l’allenatore giusto, dopo il caso con Gattuso, e sbaglia poche mosse. Finalmente Commisso si può divertire. Grande stagione sia in prima squadra che con la Primavera. Ottimo lavoro di Barone.

GENOA VOTO 4
Preziosi faceva i danni economici, 777 li ha fatti tecnici. Se è vero che la nuova proprietà ha salvato il club dal baratro c’è da dire che di calcio, da quando sono arrivati in Italia, non hanno capito proprio nulla. La gestione degli allenatori è stata imbarazzante. Squadra costruita male e, in inverno, aggiustata peggio. Retrocessione giusta, arrivata con 3-4 anni di ritardo.

HELLAS VERONA VOTO 7
A Verona si vede tutta la mano e la personalità del Presidente. Mercato indovinato in pieno, plusvalenze pronte e grande visione del calcio attuale. Sbaglia l’allenatore ma sistema in corsa nel migliore dei modi. Club con grande prospettiva. Setti merita solo applausi. Perderà Tony D’Amico ma certamente saprà rimpiazzarlo nel migliore dei modi.

INTER VOTO 7
Simone Inzaghi era arrivato alla Pinetina con la società che non pagava gli stipendi, Hakimi e Lukaku a Malpensa e squadra a sistemare. Nessuno gli aveva chiesto lo scudetto. Inzaghi con grande sacrificio e intelligenza si gioca il titolo fino agli ultimi 90 minuti, vince Coppa Italia e Supercoppa e perde il tricolore solo per un errore di Radu a Bologna. I 7 punti nelle 7 giornate sono stati pochi ma il terreno lo aveva recuperato, comunque, con la vittoria di Torino. Non ha nulla da rimproverarsi. Dopo Bologna, il Milan non ha sbagliato più nulla.

JUVENTUS VOTO 5
Peggio di cosi proprio non poteva andare l’Allegri bis. Ci aspettavo un altro film ma abbiamo sbagliato sala. La società si sta confermando, ogni anno, in grande confusione e a tratti inadeguata. Poche idee e anche confuse. Dopo il progetto giovani, durato 10 mesi, si torna sul mercato ad acquistare calciatori over 30 per rendere ad Allegri il lavoro più agevole. Pessima annata, sotto tutti i punti di vista. Con queste incertezze, la Juventus farà fatica a tornare leader anche solo in Italia.

LAZIO VOTO 6,5
Sarri non giudicabile alla prima annata. Se prendi Sarri gli devi fare una squadra adatta al suo gioco. Tare sbaglia quasi tutto sul mercato estivo e mette in difficoltà il proprio allenatore che comunque ha le sue responsabilità. Ci aspettavamo altro ma merita una seconda chance con uomini all’altezza. Stagione brutta salvata solo da alcuni episodi.

MILAN VOTO 10
Cosa hanno fatto? Un miracolo. Un capolavoro. E’ la vittoria della società, di Pioli e dei milanisti. Vince il club che non si è piegato ai ricatti dei calciatori e dei procuratori. Vince una nuova linea di fare calcio in Italia. I giovani e non cadiamo nelle trappole. Non era la squadra più forte ma ha dimostrato di essere il gruppo più compatto e quando c’era da vincere il campionato hanno tirato dritto senza timori e paure. Capolavoro di Pioli. Bravissimo Maldini nella gestione del mercato e dello spogliatoio. Ibra utilissimo nel ruolo, ora però il suo l’ha fatto e il percorso dello svedese è finito anche fuori dal campo. Non ci avremmo scommesso un euro ma di fronte a questo Milan dobbiamo solo inchinarci.

NAPOLI VOTO 8
Peccato per il braccino nel momento più bello. Poteva arrivare a giocarsi lo scudetto con le milanesi fino a ieri. Invece si è arreso troppo presto. Comunque il primo anno di Spalletti resta positivo. Per 8 mesi in lotta per lo scudetto, abbiamo visto anche un bel Napoli giocare a calcio e non ha mai rischiato di restare fuori tra le prime 4. Sfortunato con gli infortuni merita un gran mercato estivo per riprovarci la prossima stagione.

ROMA VOTO 6,5
Con la Coppa può diventare 7, senza Coppa sarebbe un 5,5 perché a Mourinho la squadra l’hanno fatta ma il campionato è stato pessimo. Roma brutta e mai in corsa per un obiettivo serio. La terza Coppa europea salva la stagione e la prima annata di Mou che ha il grande merito di aver riportato entusiasmo in città. Se dovessimo analizzare solo il campionato, sicuramente non potremmo essere carino con Josè. Zeru gioco.

SALERNITANA VOTO 7,5
Salvarsi così è ancora più bello. Altalena di emozioni. Dal dramma alla gioia. E' stata così tutta la stagione. Come parlavamo di miracolo per il Milan dobbiamo parlare di miracolo granata. La Salernitana non era in terapia intensiva, era morta. Non c’era più nulla da fare. A gennaio cambia le carte e Sabatini ha avuto ragione perché il campo è l’unico giudice che emette un verdetto finale. Iervolino ha fatto bingo. Acquista a poco la Salernitana e già in B sarebbe stato un affare, in A è stato bravo e miracolato. Dal Cagliari folle. Non era possibile pensare ad una Salernitana salva, dopo quello che avevamo visto nel girone di andata e per come era finito ieri il primo tempo. La pagina più bella la scrive Davide Nicola, un uomo vero con principi forti. L’uomo dei miracoli. E se li merita tutti, prima come uomo e poi come allenatore. Impresa storica.

SAMPDORIA VOTO 5,5
Gestione pessima degli allenatori. Giampaolo si salva ma non dà il contributo che tutti si aspettavano. Troppe teste a comandare e una confusione che non si può replicare sul prossimo campionato. Attacco spuntato e troppe partite giocate male. Si salva più per demeriti altrui che per meriti propri. In mezzo c’è stato anche l’arresto di Ferrero che, sinceramente, ci è sembrato e anche oggi ci sembra un tantino forzato.

SASSUOLO VOTO 7
Ottima la prima stagione di Dionisi. Fa vedere un buon calcio e prosegue l’ottimo lavoro fatto da De Zerbi. Carnevali si conferma un fuoriclasse dei dirigenti e le soddisfazioni tolte in questo campionato sono state tantissime. Le vittorie sui campi delle big restano come impresa storica. Società che merita sempre applausi anche se ormai non fa più notizia.

SPEZIA VOTO 7
Impresa straordinaria per un club che, dagli acquisti, sembra aver fatto confusione. Azzardata anche la scommessa Thiago Motta. Invece hanno avuto ragione su tutta la linea. Ottima gestione sia tecnica che dirigenziale. Salvezza strameritata.

TORINO VOTO 6,5
Ci aspettavamo qualcosa in più, invece, pur non rischiando nulla come gli altri anni il Toro resta un ibrido. Juric non ama vivere nell’anonimato ed è per questo che chiederà le giuste garanzie sul mercato. Buon campionato ma nulla di più.

UDINESE VOTO 6,5
10 alla lealtà sportività per come si è giocata l'ultima giornata. Stile friulano nonostante avesse la testa alle vacanze già da settimane. Stagione divisa in due: con Gotti la squadra andava troppo lenta e le motivazioni erano poche. Troppo tempo perso. Bravo Gino Pozzo nella mossa, azzardata, Cioffi. La squadra ha trovato anima, spirito e identità. Beto grande acquisto, Deulofeu è tornato quello che conoscevamo. Si guarda alla prossima stagione e a Cioffi consigliamo di non commettere l’errore del suo predecessore. La salvezza, a Udine, viene vista come un atto scontato invece qui stanno scrivendo, di anno in anno, la storia di una città e una Regione intera.

VENEZIA VOTO 4,5
Hanno azzardato troppo. Pagano lo scotto della matricola con un mercato fatto di eccessi. Fin quando Zanetti ha messo le pezze, la barca continuava ad andare. Quando Zanetti ha smesso di fare la differenza il Venezia è morto e Zanetti è stato ingiustamente silurato. Giusta la scelta di Andrea Soncin che ha portato alla squadra calma e professionalità. Allenatore dal futuro scritto, anche se la serie A la dovrà conquistare sudando e non per fare il semplice traghettatore. La Salernitana ringrazia e Venezia, per i granata, da ieri notte sarà ancora più romantica.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile