Mondiale Femminile -1 al via. Il Girone D: Cina e Danimarca contro le campionesse inglesi
Domani alle ore 9:00 in Italia prenderà il via il Mondiale Femminile del 2023. Una competizione che per la prima volta vedrà 32 squadre al via con ben sette debuttanti assolute – Haiti, Marocco, Panama, Portogallo, Irlanda, Vietnam e Zambia – e altrettante sempre presenti – Stati Uniti, Germania, Norvegia, Svezia, Brasile, Giappone e Nigeria – e che per la prima volta viene ospitato da due paesi diversi: Australia e Nuova Zelanda che apriranno le danze nella prima giornata.
Conosciamo meglio le squadre al via girone per girone:
GRUPPO D
Inghilterra - Fresche del successo europeo di un anno fa, e della vittoria nella Finalissima col Brasile, le inglesi sognano il bis in questa coppa del Mondo. La squadra di Wiegman è infatti una delle grandi favorite di questa edizione anche se alcuni infortuni, su tutti quello di Beth Mead, rischiano di pesare. Il risultato migliore delle Lionesses è il terzo posto del 2015 a cui ha fatto seguito il quarto in Francia. Ora l'obiettivo è alzare l'asticella e arrivare a giocarsi il titolo nella finale del 20 agosto. Le possibilità ci sono tutte e alle spalle c'è un movimento che è ormai il capofila in Europa anche se ancora alle squadre di club manca il colpo grosso in Champions League.
Il Modulo - La ct olandese ha portato in Inghilterra le idee e i sistemi di gioco propri del calcio oranje adattandosi poi alle giocatrici a disposizione. Il modulo è fluido, passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1, sempre con una amentalità offensiva. Davanti, senza Mead, spazio a Daly o Russo come riferimento centrale con Hemp e James sugli esterni. In mezzo la regia è affidata alla solida Walsh con Toone o Kellu e la fantasia di Stanway a completare il reparto. Dietro ovviamente c'è Bronze a destra, mentre in mezzo in tre si giocano un posto accanto a Greenwood In porta confermatissima Earps.
Formazione tipo - (4-3-3): Earps; Bronze, Greenwod, Morgan, Carter: Stanway, Walsh, Toone; Hemp, Russo, James.
La Stella - Quattro Champions, un Europeo e un terzo posto mondiale, oltre a svariati titoli nazionali fra Inghilterra, Francia e Spagna. Lucy Bronze è una delle giocatrici più forti e vincenti del Mondo e a 32 anni vuole salire sul tetto del Mondo con la sua nazionale. Terzina di spinta, abile nel cross e negli inserimenti, anche se con non troppi gol nei piedi, è una giocatrice di temperamento e leadership che sa caricarsi la squadra sulle spalle.
La Rivelazione - Attaccante velocissima, dotata di grande equilibrio e tecnica individuale, quest’anno Lauren James ha mostrato tutte le sue qualità al Chelsea trascinandolo al titolo nazionale. Una spina nel fianco per ogni difesa sia che parta dall'inizio sia che subentri a gara in corso. È una delle armi principali dell'attacco inglese nonostante si tratti solo di una classe 2001.
Danimarca - Una delle nazioni guida del calcio femminile anche se sul panorama mondiale non è mai andata oltre i quarti di finale e ha poi mancato molte qualificazioni tanto che torna in un Mondiale dopo aver saltato le tre edizioni precedenti. E questo potrebbe essere un motivo in più per cercare di andare il più avanti possibile e tornare ai fasti degli anni '90.
Il Modulo - il ct Sondergaard è partito con il 3-4-3 che però si è poi evoluto in un 4-3-3 che è risultato decisivo sia per la qualificazione sia per blindare la difesa tanto che nelle ultime quattro uscite ufficiali per tre volte la porta è rimasta inviolata. Davanti la fanno da padrone qualità e imprevedibilità con Pernille Harder a guidare il reparto offensivo sostenuta da Troelsgaard o Thomsen e Bruun. A centrocampo la chiave è Holmgaard, ma occhio all'esperienza Pedersen, mentre dietro Svava e Sevecke sono due terzine che sanno anche fare male in avanti.
Formazione tipo - (4-3-3): Christensen; Sevecke, S. Pedersen, Gevitz, Svava; Snerle, Holmgaar, Kuhl; Bruun, Harder, Troelsgaard.
La Stella - Incredibile ma vero, nonostante sia una leggenda del calcio femminile grazie alle sue tantissime vittorie e ai premi che gli hanno tributato quotidiani e istituzioni per Pernille Harder questa sarà la prima coppa del Mondo e a 30 anni l'attaccante vuole giocarsi le sue carte al meglio. Sono passati tanti anni dall'esordio appena sedicenne in cui mise subito a segno una tripletta, ma la sua classe è rimasta immutata.
La Rivelazione - Kathrine Moller Kuhl rapresenta invece il futuro della formazione scandinava. Classe 2003 vanta già oltre 15 presenze con la Nazionale e si appresta a vivere la sua prima grande competizione internazionale. Centrocampista di qualità che può giocare anche come esterna su entrambe le fasce ha una tecnica sopraffina tanto che molti per lei predicono un futuro da stella, anche superiore a quello della compagna Harder.
Cina - La finale del Mondiale del 1999 contro gli USA è un bel ricordo perso nel tempo perché da allora la formazione asiatica non è mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale nonostante un movimento molto più avanti rispetto alla controparte maschile. La speranza in questa edizione è quello di avere la meglio sulle rivali europee e accedere al turno successivo per rilanciare l'attenzione, ma non sarà facile.
Il Modulo - Hui Qingxia schiera solitamente la sua squadra con un pratico 4-4-2 che mira innanzitutto a chiudere i varchi nelle retrovie, ma non trascura certo la fase offensiva. In Coppa d'Asia infatti le cinesi hanno chiuso con 19 reti all'attivo e appena 5 subite. Davanti il peso dell'attacco pesa sulle spalle di Wang Shanshan a cui sarà affiancata Lou, mentre in mezzo al campo la giocatrice più ispirata è Wang Shuang che gioca da esterna con Zhang sul lato opposto. In difesa sono Jianxing e Yao Wei a formare il muro centrale davanti a Xu
Formazione tipo - (4-4-2): Xu; Mengwen, Jiaxing, Yao Wei, Qiazhu; Wang Shuang, Yao Lingwen, Shen, Zhang; Lou, Wang Shanshan.
La Stella - Wang Shuang, assieme a Wang Shanshan, è la giocatrice più rappresentativa della formazione asiatica. Classe '95 arriva a questo Mondiale nel massimo della maturità calcistica e con un'importante esperienza internazionale prima in Europa con il PSG e ora negli USA con il Racing Louisville. Dopo aver trascinato la Cina sul tetto dell'Asia vuole fare grandi cose anche in Oceania a suon di gol e giocate.
La Rivelazione - La più giovane della rosa con i suoi 22 anni Shen Mengyu è una delle calciatrici più promettenti del paese asiatico. Da due stagioni milita in Europa con la maglia del Celtic dove si è messa in luce sia per le qualità in mezzo al campo sia per una certa propensione offensiva. Il Mondiale potrebbe essere una grande vetrina per la classe 2001.
Haiti - Esordo assoluto per le caraibiche che per arrivare al Mondiale hanno estromesso, non senza sorprese, le più quotate Senegal e Cile nei play off intercontinentali. Il punto più alto nella storia della Nazionale è un quarto posto in CONCACAF Championship a inizio anni '90, poi più nulla fino a oggi. L'obiettivo dunque è divertirsi e fare esperienza.
Il Modulo - 4-4-2 o 4-2-3-1, con la possibilità di passare dall'uno all'altro in corso d'opera. Molto dipenderà dalla posizione di Dumonay che può giocare da seconda punta e fantasista alle spalle della centravanti Borgella. Sulle corsie esterno due calciatrici offensive come Mondesir e Batcheba Louis, mentre Limange è il perno centrale davanti alla difesa. Fra i pali Theus è la titolare così come Constant sarà la leade difensiva.
Formazione tipo - (4-4-2): Theus; Surpris, Petit-Frere, Constant, T. Joseph; B. Louis, Limage, Jeudy, Mondesir; Borgella, Dumonay
La Stella - Classe '97 Batcheba Louis è la trascinatrice e goleador della squadra. Il suo score è di quelli incredibili: 16 presenze e 12 reti negli ultimi tre anni. Brevilinea, baricentro basso grande velocità di gambe e lucidità negli inserimenti. Parte da esterna offensiva, ma sa farsi valere anche in area di rigore. Come tante colleghe gioca in Francia dove ha accumulato esperienze importanti.
La Rivelazione - Melchie Dumornay è una delle centrocampiste più promettenti a livello globale tanto che il Lione ha deciso di puntare su di lei nella prossima stagione, dopo che si era messa in evidenza con lo Stade Reims, nonostante si tratti solo di una 2003. Rapida, potente, con ottime basi tecniche e capacità di inserimento. Può giocare anche da regista, ma il suo meglio lo dà sulla trequarti come dimostrano i tanti gol messi a segno sia con le nazionali giovanili sia in prima squadra 12 in 15 presenze. A prescindere da questo Mondiale, il futuro è suo.