Una donna aggredì Wissa e tentò di rapire la figlia nel 2021: rischia 30 anni di carcere
È cominciato martedì, presso il Tribunale d'Affari di Morbihan a Vannes (Francia), il processo di quattro giorni che vede coinvolto Yoane Wissa, attaccante del Brentford grande rivelazioni di questa Premier League che il 2 luglio 2021 fu aggredito con l'acido da una donna che cercò anche di rapire la figlia appena nata
L'attaccante della nazionale della Repubblica Democratica del Congo all'epoca giocava nel Lorient e riportò gravi ferite al volto: si sottopose a un delicato intervento chirurgico perché rischiava di perdere la vista e soffre ancora per le conseguenze di questo tentativo di rapimento e aggressione: "Fortunatamente non ha perso la vista ed è stato solo grazie alla sua reazione se sua figlia non le è stata portata via", ha raccontato l'avvocato. "Da allora ha fatto tutto il possibile per dimostrare che sta bene. Sta anche cercando di fare del suo meglio nel suo lavoro quotidiano. E oggi lui e sua moglie si sentono al sicuro in Inghilterra, lontani dal pericolo".
La donna, identificata come Laetitia P., il giorno dopo tentò di dare fuoco a una donna sostenendo di sentire "voci interiori" e la baciò dopo averla cosparsa di liquido infiammabile. Rischia fino a 30 anni di carcere per tentato omicidio e tentato rapimento. "Mi dispiace per quello che ti ho fatto, mi dispiace profondamente", ha detto l'imputata.