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Ten Hag cacciato via dallo United: dispiacere e delusione tra Guardiola e Postecoglou

Ten Hag cacciato via dallo United: dispiacere e delusione tra Guardiola e PostecoglouTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 29 ottobre 2024, 16:56Calcio estero
di Yvonne Alessandro

L'esonero di Erik ten Hag non ha trovato solo consensi. La scelta della proprietà del Manchester United di cacciare l'allenatore olandese è arrivata ragionevolmente dopo un inizio di stagione terribile, da 14esimo posto in Premier League con soli 11 punti in 9 partite. Per non parlare della campagna europea che ha visto solo pareggi tra Twente, Porto e Fenerbahce. Tuttavia, c'è chi ha voluto spendere qualche parola per salutarlo a dovere e riconoscergli il lavoro svolto.

Dispiacere nato prima dal tecnico del Manchester City Pep Guardiola, che ha commentato così il licenziamento di Ten Hag: "Mi dispiace molto per lui, è uno dei lavori più belli del calcio. Ci siamo solo noi, non ci sono insegnanti o architetti o cose del genere. Gli auguro il meglio e tornerà più forte. Se i risultati non sono sufficienti, si viene licenziati. Nessuno è diverso, me compreso".

A seguire a ruota anche Ange Postecoglou, allenatore del Tottenham, che è stato sincero nel rispondere: "Non sono rimasto realmente sorpreso, forse deluso, poiché era inevitabile considerando la pressione a cui era sottoposto. È la natura del calcio al giorno d'oggi". Eppure al giorno d'oggi la pressione sulle spalle di un tecnico è davvero molto elevata: "Ho detto in passato che sta diventando sempre più difficile svolgere questo ruolo in modo 'processato'. È semplicemente la natura di ciò che facciamo oggi".

Offrendo un'ultima riflessione sulla questione: "Sembra che, se guardi a Erik, è stato lì per un paio d'anni e in quei due anni (ha vinto, ndr) trofei - uno per ogni anno. Se fosse qui con quel record, avrebbe perso il lavoro? Non lo so - ha risposto Postecoglou -. Tutti mi dicono che devo solo vincere un trofeo. Come manager, devi trovare un equilibrio tra successo, giocare un calcio che piace a tutti e azzeccare ogni acquisto. È un compito difficile, ma ciò che hai visto in passato, sono sicuro che Erik si riprenderà, è un buon manager, un top manager. Lo hai visto con altri allenatori, sono certo che la sua carriera continuerà a prosperare".

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