Il talento libanese Haidar ferita gravemente in un raid israeliano su Beirut: è in coma
“Stiamo pagando il prezzo di qualcosa che è fuori dal nostro controllo”. Sono queste le parole della madre di Celine Haidar, giovane talento calcistico libanese rimasta gravemente ferita in uno dei bombardamenti dell’esercito israeliano che ormai da mesi stanno colpendo il Libano e in particolare la periferia sud di Beirut, considerata una delle roccaforti di Hezbollah. La calciatrice diciannovenne è stata infatti colpita alla testa da una scheggia nel quartiere di Chiyah ed è in coma farmacologico all’ospedale St. George di Hadath.
La ragazza si trovava nella capitale libanese per proseguire i suoi studi e giocare con la Beirut Football Academy, club di prima divisione, come spiega il padre al France-Press: “Céline è stata costretta a scendere a Beirut per studiare e formarsi. Lasciava la casa seguendo le avvertenze di evacuazione o durante i bombardamenti intensificati, per tornare poi di notte a cercare rifugio nella sua abitazione”. "Hanno ucciso il suo sogno, adesso tutti parlano di lei perché è ferita in una guerra nella quale non c’entra niente. - sono invece le parole della madre di Haidar - Mia figlia ha un’emorragia cerebrale, ha il cranio rotto".
Anche il suo allenatore Samer Barbary ha voluto esprimere vicinanza alla ragazza e alla sua famiglia invitando tutti a pregare per la sua guarigione: “È un talento straordinario e una donna giovane incredibile. Tutti devono pregare per lei, affinché ritorni da noi”. Haidar è considerata un grande talento del calcio libanese ed era in procinto di esordire con la nazionale maggiore del Libano.