"Questo Atletico è invincibile?". La replica di Simeone, con i piedi ancorati al terreno
L'Atletico Madrid ha vinto con le riserve ed è volato ai quarti di finale di Copa del Rey. Rifilato un 4-0 all'Elche e con l'utilizzo, appunto, delle seconde linee da parte di Diego Simeone, che ha lasciato in panchina dall'inizio del match sia Julian Alvarez che Griezmann (tanto per citarne due). Un momento d'oro per i colchoneros e l'allenatore, il Cholo, che ha commentato l'esito della gara in conferenza stampa.
"Sono contento dello sforzo dei ragazzi che hanno avuto meno minuti, stavano lavorando bene e sapevo che avrebbero risposto così. L'avversario stava giocando molto bene, con molte qualità in attacco, ma siamo stati capaci di portarli nel tipo di partita che volevamo e da lì la nostra velocità ha creato occasioni. Abbiamo fatto una partita molto buona, molto seria, e con la loro espulsione la partita è stata completamente nostra".
Serietà e risparmio di energia?
"Sono sempre cauto nel parlare di risparmio di energia. Sapevamo che chi entrava ci avrebbe dato la possibilità di raggiungere ciò che il team desidera. Avevamo discusso che poteva succedere quello che è successo, che l'Elche avrebbe giocato così".
Attitudine mostrata dall'Atletico.
"Ieri dicevo che sentivo buona energia in squadra e oggi si è potuto vedere. Il team ha mostrato il lavoro, l'umiltà, la costanza e l'accettazione dei ruoli all'interno del team. Mi hanno reso più difficile fare le scelte".
Sull'uscita di Sorloth al rientro dagli spogliatoi per la ripresa in favore di Molina?
"È uscito per precauzione, speriamo non sia nulla di grave. Fin dall'arrivo di Julian e Sorloth abbiamo detto loro che avrebbero avuto bisogno di tempo per adattarsi, cosa che alcuni sembrano dimenticare, per sviluppare le qualità che li hanno portati all'Atlético Madrid".
Discorso prima del match?
"Cose da spogliatoio. Cose che nascono dall'impegno che vedo da loro negli allenamenti. Ognuno cerca di generare stimoli con alcune parole...Se siamo invincibili? Quella parola non esiste. Pensiamo partita per partita".