"Non c'è posto per il noi in Superlig". Il duro sfogo Koc, presidente del Fenerbahce
“Quello che è successo ieri sera è una vergogna per la Turchia, per il calcio e lo sport turco. Oggi voglio dire questo, c’è chi ha lavorato duramente negli ultimi 13-14 anni per far sì che questi due club si colpissero, per portarli testa a testa, per seminare odio e violenza tra i due club. Come sapete, il 1995-1996 fu l’anno in cui il Trabzonspor sarebbe stato campione. La tensione in realtà è aumentata in quel momento quando il Fenerbahçe ha battuto il Trabzonspor per 2-1. Forse questa organizzazione terroristica, che è la causa del 3 luglio e la causa di molti problemi, ha forse portato il livello di conflitto che vuole portare tra questi due club a un altro stadio a partire da ieri sera”. Parla così alla tv ufficiale del Fenerbahçe il presidente Ali Koc dopo i fatti delle scorsa sera che hanno visto i tifosi del Trabzonspor aggredire i giocatori gialloblù in campo.
“Nessun presidente, nessun consiglio d’amministrazione vuole che accada quanto successo ieri, non importa di che partita si tratti. A Trebisonda c’è una pressione straordinaria e vedremo come se la caveranno, ma ora parlare della partita, della posizione del club, dell’arbitro o del calcio non ha senso. Ieri il Fenerbahçe e i suoi calciatori sono stati le vittime e si sono difesi da un tentativo di aggressione fisica e linciaggio, senza le guardie di sicurezza la situazione sarebbe potuta finire molto peggio. - continua Koc - Il trattamento che questo club riceve in questo paese non è più tollerabile, stiamo diventando un paese dove la violenza viene normalizzata”.
“Quando è troppo è troppo, non accetteremo questo trattamento nel nostro paese e ancora una volta gridiamo ciò che sta accadendo nel calcio turco, dalle scommesse alle partite truccate, dalla concorrenza sleale agli arbitraggi e non mi interessa se saremo retrocessi in una lega inferiore. - prosegue ancora il numero uno gialloblù – Meglio morire una volta sola che morire tutti i giorni, ma dobbiamo salvare il nostro futuro e ora vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma una cosa voglio dirla. Non c’è posto per il Fenerbahçe in SuperLig. Se questa decisione deve essere presa, dobbiamo prenderla prima del 3 aprile. Se prendiamo questa decisione, non me ne andrò. Come presidente di un club di una serie inferiore, riporterò il club in SuperLig”.