Nico Williams sul razzismo in Spagna: "Non sono Vinicius, ma nel calcio ci sono troppo offese"
In una lunga intervista rilasciata a El Mundo, Nico Williams, esterno della Spagna e dell'Athletic Club. ha parlato di molti temi, come quello della sua amicizia con Lamine Yamal: "Penso che si possa dire che abbiamo le stesse personalità o molto simili e ci piacciono le stesse cose. È un ragazzo con il quale vado d'accordo come una mamma figlio di puttana e al quale cerco sempre di consigliarlo il più possibile, come ha fatto con me mio fratello Iñaki. È in grande vetrina ed è una star mondiale a 17 anni. È pazzesco. Tutto quello che va bene a Lamine mi rende felice. È un grande giocatore che sta ancora maturando e penso che non abbia limiti se continua a fare le cose come ha fatto fino ad ora. È un ragazzo che, per di più, non ha cambiato nulla con il successo. È sempre la stessa persona e sono molto felice di averlo come amico".
Vinicius ha ragione quando dice che la Spagna è un Paese razzista?
"Ovviamente non sono nei panni di Vinicius e non so cosa proverà. Posso parlare per me ed è vero che nel calcio ci sono troppe offese. Non mi piace quando insultano gli altri, che sia Vinicius o Luka Modric. Devi andare in campo per divertirti e sostenere la tua squadra senza bisogno di insultare nessuno. Ultimamente ci sono stati troppi alterchi in pochi giorni. Del derby di Madrid, dei razzi di Roma... non lo capisco. Non lo so, penso che dobbiamo riflettere perché non capisco quei comportamenti e peggiorano il calcio. Troppe volte manca il rispetto per gli altri".
I tifosi dell'Athletic non sono stati contenti quando hai detto che saresti restato per "un anno"?
"Non ci sto pensando adesso. I tifosi sono molto contenti che io resti qui e io sono molto felice di essere qui. Bilbao è la mia casa, voglio continuare a godermelo e la verità è che sono molto felice. Ho sempre avuto le cose molto chiare e penso che la gente lo veda. Penso che sto facendo davvero bene e cerco di portare l'Athletic al meglio in Spagna e in Europa, con quella finale di San Mamés che ci emoziona tantissimo. Questa è l'unica cosa che conta adesso".