Mijatovic sulla crisi del Real: "Ancelotti sia meno pacifista e mandi qualcuno a quel paese"
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Ieri sera, nel programma "El Larguero" della Cadena SER, l'ex giocatore e dirigente Pedja Mijatovic ha fatto il punto sull'inizio di stagione con troppi alti e bassi del Real Madrid. Nelle ultimi undici partite, la squadra di Ancelotti ha subito infatti cinque sconfitte, figlie di un rendimento sotto le aspettative che il montenegrino attribuisce alla mancanza di ambizione nella rosa. "La squadra ha molta qualità calcistica, ma è piuttosto fragile mentalmente ogni volta che subisce un gol. E questa è una situazione che non si verificava negli anni passati, quando ci sono state le rimonte. Questa squadra ha meno fame perché hanno vinto tutto quello che potevano vincere", ha dichiarato.
Su Mbappé: "Kylian è un giocatore molto sotto pressione e ansioso, vuole fare cose importanti per dimostrare di essere un supercrack. Deve calmarsi e non sarebbe male che qualche partita restasse in panchina, per vedere come sarebbe l'ambiente da lì. Deve abituarsi alle richieste del Real Madrid, non il contrario".
Su Ancelotti: "La mia sensazione è che Ancelotti voglia accontentare tutti, ma alcuni giovani che meritano un'opportunità dovrebbero averla quando lo decide lui, non quando lo chiedono. Penso che un conflitto o un'incomprensione potrebbe giovare alla squadra. Guarda cosa ti dico. Abbiamo bisogno di un Ancelotti meno pacifista, che mandi qualcuno a fare qualcosa che non posso dire, per vedere la reazione della squadra. Fino a un anno fa questo approccio funzionava, ma ora serve qualcosa di diverso".
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