Il figlio di Eto'o si confida: "Mai avuti altri poster in camera per paura di essere sgridato"

Vista la marea di infortuni nella quale è incappato il Rayo Vallecano, nel match di domenica contro il Real Madrid potrebbe finire tra i convocati il figlio d'arte di Samuel Eto'o, Etienne. Punta centrale classe 2002, ha parlato in un'intervista al quotidiano AS per raccontare come stia procedendo la sua carriera nella squadra B rayistas: il miglior marcatore del team, ha già totalizzato due presenze in prima squadra.
Etienne Eto'o, che ha il nome "E. Eto'o" sulla maglia, parla poco di suo padre (ex attaccante di Barcellona ed Inter): "Mio papà, Samuel, era calciatore e, in un certo senso, questo ti condiziona fin da piccolo, perché è quello che hai a casa. Ho capito presto. Mio padre era il mio idolo. Non ho mai avuto poster di altri giocatori, per paura di essere rimproverato (ride, ndr). In campo gli somiglio molto perché anche lui era un combattente, un affamato... Cerco di mostrarlo a modo mio".
Al tempo stesso è "complicato" portare il nome di Eto'o quando si sogna di diventare un calciatore professionista: "Sono il figlio di un calciatore straordinario. Uno dei più grandi nel suo ruolo. È difficile quando si è piccoli, perché non si è maturi, ma con l'aiuto di mia madre e dei miei nonni, l'ho interiorizzato. Oggi non mi pongo la domanda se sono il figlio di... ne sono semplicemente fiero". Rivelando un dietro le quinte con l'ex Barcellona ed Inter: "Ultimamente mi ha detto che vede dei miglioramenti, che pensa che io sia pronto per fare il salto (nella prima squadra, ndr). Insiste sul fatto che devo ascoltare tutto ciò che l'allenatore mi dice, che devo imparare dai miei compagni...".
