Il Fenerbahce fa causa al Galatasaray: risarcimento per i "danni morali" subiti da Mourinho

La lotta tra Galatasaray e Fenerbahce non finisce mai. Il derby di lunedì sera è terminato con un pareggio a reti bianche ma a far discutere sono state le dichiarazioni rilasciate dai due tecnici a fine partita. Nel mirino in particolare sono finite le parole José Mourinho, che hanno indotto il club campione di Turchia in carica a prendere una dura posizione, ovvero denunciare il portoghese per "frasi razziste".

Mourinho in conferenza aveva detto "saltavano come scimmie" riferendosi a una protesta della panchina di casa nei primi minuti del match. Una frase senza dubbio infelice e che con ogni probabilità non aveva connotati discriminatori, ma la Federcalcio turca ha deciso di usare il pugno duro: lo Special One è stato squalificato per quattro giornate. A incidere sulla sanzione - che sarebbe potuta arrivare a 10 turni - sono state anche le parole rivolte al quarto uomo, ammesse dallo stesso Mourinho in conferenza stampa: "Sono andato nello spogliatoio dell'arbitro dopo la partita, c'era il quarto uomo turco e gli ho detto che se lui fosse stato l'arbitro sarebbe stato un disastro. Ho invece ringraziato Vincic per essere venuto ad arbitrare questa partita".

La risposta del Fenerbahce non si è fatta attendere: oggi il club ha annunciato che intraprenderà un'azione legale contro i rivali e che chiederà un risarcimento danni per l'impatto che questa vicenda avrà sullo stesso Mourinho: "Tramite gli avvocati del Fenerbahçe Sports Club, annunciamo al pubblico che abbiamo intentato una causa contro il Galatasaray Sports Club per 1.907.000 lire turche (poco più di 50.000 euro) di danni morali dovuti alla violazione dei diritti personali del nostro direttore tecnico José Mourinho".